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Da BMW un quattro cilindri bi-turbodiesel da 204 cv ?

E’ in arrivo un quattro cilindri BMW due litri da 204 cavalli che userà lo stesso sistema del 6 cilindri della 535d, che prevede due turbo-compressori che agiscono in serie, uno di maggiori dimensioni, per gli alti regimi di rotazione, uno di minori dimensioni per garantire più spinta ai bassi regimi. Grazie ai due turbo

E’ in arrivo un quattro cilindri BMW due litri da 204 cavalli che userà lo stesso sistema del 6 cilindri della 535d, che prevede due turbo-compressori che agiscono in serie, uno di maggiori dimensioni, per gli alti regimi di rotazione, uno di minori dimensioni per garantire più spinta ai bassi regimi.

Grazie ai due turbo in serie, si passerà dai 177 cv / 350 Nm del motore montato sulla 120d ai 204 cavalli / 400 Nm del nuovo motore, che potrebbe debuttare su una Serie 1 chiamata 125d oppure 120sd.

Certo è che un turbo-diesel da oltre 100 cavalli/litro fa veramente impressione… Nel seguito le curve di potenza e coppia motrice. Nel seguito il testo del comunicato stampa BMW.
(Update: testo aggiornato, grazie ad Alberto per la segnalazione)

BMW bi-turbodiesel

Variable Twin Turbo in prima mondiale nel quattro cilindri diesel

La sovralimentazione bistadio realizzata per la variante al vertice della gamma
del nuovo quattro cilindri diesel con 150 kW è stata progettata per dare una
risposta particolarmente spontanea e uno spiegamento di potenza ancora più
vigoroso. La tecnologia Variable Twin Turbo ha esordito nel diesel a sei
cilindri più sportivo del mondo, montato per la prima volta sotto il cofano della
BMW 535d. Oggi come oggi questo motore a sei cilindri in linea di 3,0 litri
di 210 kW/286 CV è proposto in diverse gamme della Casa. La tecnologia,
detta anche a doppio turbo, conferisce al motore la singolare dinamicità.
Lo stesso principio è ora realizzato per la prima volta anche su di un motore
diesel a quattro cilindri.

L’unità di sovralimentazione del Variable Twin Turbo è composta da due
charger a gas di scarico, uno piccolo e l’altro grande. Il turbocompressore
piccolo si attiva già ai regimi bassi poco superiori al minimo, dato che
il suo momento d’inerzia è molto limitato. Con il crescere del numero di giri
inizia a generare potenza anche il turbo più grande. Grazie a questa
configurazione l’effetto turbo scatta senza ritardo. Basta un leggero comando
dell’acceleratore per creare una spinta sensibile. Una farfalla nella turbina
varia la ripartizione del flusso dei gas di scarico tra i due turbocompressori.
La gestione precisa del passaggio e dell’interazione dei due turbo si serve
di un’elettronica particolarmente efficiente progettata ad hoc. Si tratta
di una soluzione che controlla l’intero sistema composto da turbine, farfalla
di regolazione, bypass e waste gate in funzione delle condizioni di
funzionamento del motore.

Il più potente dei tre nuovi propulsori diesel eroga la coppia massima di
400 Nm già a 2.000 giri/min. La pressione di sovralimentazione di
questo motore è limitata a 3,0 bar. I 150 kW/204 CV riservano comunque a
questo motore nuovi orizzonti di dinamica efficiente. Infatti, la sua potenzialità
crea nuovi metri di paragone non solo nel mondo dei diesel a quattro cilindri.
E’ il primo diesel interamente in alluminio che raggiunge una potenza specifica
di oltre 100 CV.

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