Lo stabilimento Stellantis di Poissy, futuro stadio del PSG?

Lo stabilimento Stellantis di Poissy potrebbe chiudere e diventare il nuovo stadio del PSG, riflettendo le sfide dell'industria automotive

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 13 mag 2025
Lo stabilimento Stellantis di Poissy, futuro stadio del PSG?

Da stabilimento automobilistico a impianto sportivo: il destino dello storico sito produttivo di Poissy, situato a pochi chilometri da Parigi, è al centro di un acceso dibattito. Lo stabilimento, che appartiene al gruppo Stellantis, rischia di chiudere i battenti, con un futuro incerto per migliaia di lavoratori. In questo contesto, si fa sempre più concreta l’ipotesi di una trasformazione radicale: la conversione in un nuovo stadio per il Paris Saint-Germain (PSG).

Nuove sfide all’orizzonte

Questa vicenda rappresenta un esempio emblematico delle sfide che l’industria automotive europea sta affrontando. In un panorama segnato dalla transizione verso la mobilità elettrica e dalla crescente competizione globale, molti stabilimenti storici in Francia e Germania stanno chiudendo, lasciando spazio a nuove opportunità, ma anche a profonde incertezze sociali.

Il sito di Poissy, che si estende su una superficie di circa 180 ettari, si trova in una posizione strategica e particolarmente interessante per il PSG. La vicinanza al centro di allenamento della squadra rende l’area una delle opzioni più allettanti per il club parigino, che sta valutando diverse alternative per un nuovo stadio. Tra queste, oltre a Poissy, figurano altre località dell’Île-de-France, come Massy, mentre resta ancora in piedi l’ipotesi di continuare a utilizzare lo storico Parco dei Principi.

Preoccupazione per i lavoratori

La questione solleva inevitabilmente preoccupazioni per il futuro dei circa 2.500 lavoratori attualmente impiegati nello stabilimento. Secondo alcune indiscrezioni, i dipendenti potrebbero essere trasferiti in altri impianti del gruppo Stellantis, inclusi quelli all’estero, come lo stabilimento serbo che già accoglie operai italiani per la produzione della Fiat Panda. Tuttavia, questa soluzione non sarebbe priva di difficoltà, considerando le implicazioni sociali e personali per i lavoratori coinvolti.

La vendita del sito rappresenterebbe, per Stellantis, un’opportunità economica significativa. Tuttavia, il PSG non è l’unico interessato all’area. Si vocifera che investitori cinesi del settore automotive stiano valutando l’idea di acquisire il sito per mantenere la sua vocazione industriale. Questa alternativa potrebbe offrire una soluzione meno traumatica per i lavoratori, garantendo continuità produttiva e occupazionale.

Il dibattito è aperto

Il caso di Poissy richiama alla mente altre situazioni simili, come il dibattito in corso a Milano sul futuro dello stadio di San Siro e i progetti per nuovi impianti sportivi di Inter e Milan. Tuttavia, a Poissy, la posta in gioco va oltre la dimensione sportiva, coinvolgendo il destino di migliaia di famiglie e il futuro di un’intera comunità locale.

Questa vicenda evidenzia il delicato equilibrio tra le necessità di riconversione industriale dell’Europa e gli impatti sociali che ne derivano. Mentre i costruttori europei cercano di colmare il divario tecnologico con i concorrenti asiatici e americani nel campo della mobilità sostenibile, la chiusura di siti storici come quello di Poissy mette in luce le difficoltà di gestire la transizione senza sacrificare il tessuto sociale ed economico delle comunità locali.

Il futuro dello stabilimento di Poissy resta incerto, ma il dibattito che ne scaturisce offre uno spunto di riflessione più ampio sulle trasformazioni in atto nell’industria automotive. Tra ambizioni sportive e sfide industriali, la riconversione di questo sito rappresenta un simbolo delle tensioni e delle opportunità che caratterizzano il panorama europeo contemporaneo.

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