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Stellantis, Fiom: ”Il Governo non possiede un piano per l’auto”

In un intervento ad “Omnibus” (La7), il segretario nazionale e responsabile Automotive della Fiom-Cgil Michele De Palma punta il dito sull’assenza dell’esecutivo italiano nei programmi automotive, ed in particolare nella nascita del nuovo Gruppo.

Stretto stretto fra la gestione dell’emergenza sanitaria e le difficoltà legate alla prosecuzione del Governo Conte o la crisi, l’esecutivo sembra non abbia nella giusta attenzione l’epocale evento che contrassegna l’inizio del 2021 per il comparto automotive (e, di riflesso, per tutta la filiera): ci si riferisce, ovviamente, alla fusione tra Fca e Psa ed alla nascita della new Co Stellantis. Il settore dell’auto incide in Italia per l’11% del fatturato manifatturiero e per oltre il 6% del PIL nazionale: queste due cifre sono sufficienti ad evidenziare l’estrema importanza dell’industria automobilistica in Italia.

Il retroscena

Da qui la domanda: il Governo è realmente attento a quanto avviene fra i due nuovi partner “au pair”? Le rappresentanze sindacali hanno già espresso alcuni timori. L’ultimo (in ordine di tempo) è stato Michele De Palma, segretario nazionale e responsabile Automotive di Fiom-Cgil: in un intervento alla trasmissione di La7 “Omnibus” andato in onda sabato 23 gennaio, De Palma ha reso noto un retroscena che, da solo, appare sintomatico di come il Governo francese abbia seguito attentamente la fusione tra i due “colossi” ed agli esiti che tale operazione potrà comportare nel riassetto del comparto auto.

L’Ambasciata francese li ha chiamati in causa

“Durante la pandemia – ha rivelato Michele De Palma -, un funzionario dell’Ambasciata francese ci ha chiesto un incontro per scambiare delle idee su che cosa la Fiom pensava in merito alle questioni che riguardano l’automotive”. “Io, invece – prosegue il rappresentante nazionale – ho dovuto fare appelli in tutte le sedi, scrivere lettere formali al Governo italiano per poter, invece, avere la possibilità di interloquire”. Più in dettaglio, il funzionario dell’Ambasciata ha chiesto a Fiom “Cosa noi pensassimo degli interventi che vanno fatti per l’automotive”. “Noi gli abbiamo presentato le nostre proposte che riguardavano il nostro sistema-Paese”. “Invece, il Governo italiano non ci ha chiesto nulla”.

Francesi e tedeschi hanno un piano automotive, l’Italia no

“I francesi – rimarca De Palma – hanno innanzitutto stilato un piano per l’automotive”. La stessa cosa, osserva, è stata fatta in Germania. In Italia, un programma analogo non c’è: l’unica cosa concreta, riguarda l’istituzione degli Ecobonus (rifinanziati dalla legge di Bilancio 2021). Differenza sostanziale: francesi e tedeschi hanno dato vita ad una serie di politiche per “Riportare la filiera dell’auto all’interno del proprio sistema-Paese”.

Poca attenzione

La dichiarazione del rappresentante Fiom-Cgil conferma ciò che a lungo i sindacati hanno evidenziato: il Governo sembra avere, verso il settore dell’auto, poca attenzione. Un “silenzio” che peserebbe ancora di più nella questione della nascita di Stellantis. Unica voce che si è ufficialmente fatta sentire, quella del viceministro dell’Economia Antonio Misiani, che mercoledì 20 gennaio, aveva ai microfoni di Radio24 commentato di non ritenere un “tabù” “L’ipotesi di un ingresso pubblico in Stellantis, analogamente alla quota posseduta dal Governo francese”. “L’Italia possiede un settore dei componenti importantissimo e fortemente interconnesso con le altre economie europee: dobbiamo valorizzarlo e sostenerlo”.

L’ingresso dello Stato italiano nell’azionariato Stellantis sarebbe al momento comunque tardivo. Tanto che, come si accennava in apertura, non soltanto Fiom-Cgil ma anche altre sigle sindacali hanno tenuto a far conoscere le rispettive posizioni. Da Roberto Benaglia, segretario generale Fim-Cisl, c’è l’auspicio che il Governo “Svolga un ruolo positivo e attivo per rafforzare la presenza dell’automotive in Italia, in particolare al Gruppo Stellantis, per l’importanza occupazionale e tecnologica del comparto”. Dal canto suo, il segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano ha recentemente invitato i rappresentanti di Governo a non aspettare molto tempo per “Incontrare l’amministratore delegato di Stellantis”.

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