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Skoda Scala 1.0 G-TEC: la prova su strada

Grande quasi come una compatta, la Skoda Scala a metano ha il prezzo di un’utilitaria e vanta consumi contenuti.

L’auto furba per eccellenza: pratica, dai costi di gestione contenuti, e con uno stile originale, esiste, e si chiama Skoda Scala 1.0 G-TEC. Certo, non può soddisfare proprio tutti, ma rappresenta un concetto di vettura molto interessante. L’abbiamo provata per vedere come è la convivenza con questa vettura alimentata a metano, ma che possiede anche un piccolo serbatoio di benzina.

Esterni: uno stile interessante e piacevole

La base meccanica è quella della Volkswagen Polo, quindi una piattaforma valida e collaudata, la MQBA0, ma la lunghezza è da compatta con 4,36 metri, per cui solamente la larghezza di quasi 1,80 metri tradisce le sue origini da segmento B. Calandra generosa e gruppi ottici taglienti nel frontale, linee tese per la fiancata che si ammorbidiscono nella zona posteriore, contraddistinguono lo stile originale della Scala.

Un’auto unica nel suo genere perché è un mix tra una compatta ed una wagon: la linea non si allunga molto come sulle station convenzionali, ma mantiene lo stile compatto di una 5 porte e tutta la praticità del portellone. Bella la scelta del lunotto che si prolunga fino alla base dei gruppi ottici con tanto di scritta Skoda a caratteri importanti. La variante a metano è identificata essenzialmente dal badge posteriore, ma alla guida rivela tutte le sue potenzialità.

Interni: bagagliaio ridotto per ospitare le bombole

Forte di un passo di 2,65 metri, la Scala vanta un abitacolo spazioso anche nella zona posteriore, dove troviamo le tutt’altro che scontate bocchette d’areazione. Certo, la seduta centrale limita le possibilità di movimento per le gambe, per cui nei lunghi viaggi è meglio essere in quattro. Chiaramente, i tre serbatoi in acciaio dedicati al metano sottraggono parte del volume di carico, perché due sono alloggiati sotto il vano bagagli che si riduce a 339 litri rispetto ai 467 litri del modello convenzionale. Si tratta di un dato comunque sufficiente nell’utilizzo quotidiano, anche se, volendo, è possibile ampliare il bagagliaio fino a 1.239 litri abbattendo il divano posteriore quando bisogna trasportare oggetti ingombranti.

Questa variante a presenta un quadro strumenti di stampo classico, arricchito da un display centrale e dai due indicatori separati, rispettivamente, per metano e benzina. Ben posizionato lo schermo del sistema d’infotainment, che può arrivare fino a 9,2 pollici, e sul quale, oltre ad avere tutte le indicazioni in merito all’andamento dei consumi con i due carburanti, si possono controllare da remoto anche alcune funzioni dell’auto mediante i servizi online. Decisamente di pregio i materiali morbidi utilizzati sulla parte alta della plancia e sui pannelli porta, bella anche la trama della parte centrale dei sedili, anche se quelli anteriori con poggiatesta integrato sottraggono parte della visuale a chi siede dietro.

Al volante: un’auto completa e risparmiosa, ma occhio all’autonomia

La Scala a metano con il suo 3 cilindri da 1 litro sovralimentato si muove bene, grazie ai 90 CV di potenza e, soprattutto, ai 160 Nm di coppia massima disponibili già dai bassi regimi. Certo, non è un fulmine, ma non è la sportività la sua missione, comunque i 100 km/h vengono raggiunti in 12,3 secondi con partenza da fermo e la velocità massima dichiarata di 185 km/h le consentono di viaggiare senza sforzo alle medie autostradali. Il bello è che con circa 13 euro (tanto costa fare il pieno di metano per riempire le bombole da 13,8 kg) si percorrono circa 300 km, in media 6 kg/100 km.

Tutto questo aiuta a far quadrare il bilancio familiare, che beneficia anche dell’omologazione monofuel della Scala a metano, un particolare con cui nella Regione Lazio, ad esempio, si risparmia il 75% della tassa di circolazione. Ovviamente, c’è anche qualche lato negativo, il primo è la diffusione dei distributori di metano, che sono meno facili da trovare come quelli del GPL, e il secondo riguarda la percorrenza con il serbatoio di benzina, che è di circa 100 km. Per cui è consigliabile tenere d’occhio l’autonomia a metano, in modo da fare dei rabbocchi strategici, o di trovarsi nei pressi di un punto di rifornimento nel momento in cui si esaurirà la capacità delle bombole, pena l’utilizzo di un serbatoio di benzina che può considerarsi d’emergenza.

Prezzo: da 22.630 euro

Il listino della Scala a metano è decisamente allettante, perché parte dai 22.630 euro della variante Ambition, fino ad arrivare ai 25.480 euro della versione più caratterizzata della gamma: la Sport Monte Carlo. In pratica, con il costo di una vettura di segmento B ben accessoriata si può acquistare un’auto alimentata a metano con una buona dotazione di serie e l’abitabilità di una compatta.

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