Porsche in Russia, centinaia di auto immobilizzate: che succede
In Russia un malfunzionamento del VTS ha immobilizzato centinaia di Porsche. Concessionari segnalano picco di interventi, rimozioni a pagamento e possibili ipotesi di interferenza
Otto giorni consecutivi di blocchi totali, centinaia di veicoli rimasti completamente immobilizzati, e un silenzio assordante da parte della casa madre: questo il bilancio della crisi che dal 28 novembre 2025 sta paralizzando le auto Porsche in Russia, uno dei mercati storicamente più importanti per il marchio tedesco. Il sistema di localizzazione VTS, originariamente concepito per aumentare la sicurezza e proteggere i veicoli dal furto, si è trasformato inaspettatamente in un meccanismo di immobilizzazione incontrollato e diffuso, lasciando i proprietari disperati di fronte a quattro sole opzioni disponibili: tentare il reset della batteria, procedere alla rimozione dell’unità telematica, attendere gli aggiornamenti software promessi o rivolgersi alle officine specializzate autorizzate.
Le segnalazioni nelle città russe
Nelle principali città russe, in particolare a Krasnodar e Mosca, i concessionari hanno registrato un’ondata senza precedenti di richieste di intervento urgente. I dati disponibili confermano che tutti i modelli Porsche prodotti dal 2013 in poi risultano potenzialmente vulnerabili al malfunzionamento, un difetto che provoca spegnimenti improvvisi del motore durante la marcia e disattivazione simultanea degli allarmi di sicurezza. La rete di assistenza Rolf, uno dei principali partner di servizio, ha confermato ufficialmente che il picco straordinario di chiamate di emergenza si è verificato proprio nel periodo di passaggio tra novembre e dicembre, con centinaia di clienti impossibilitati a utilizzare i propri veicoli.
Le ipotesi che circolano negli ambienti tecnici e tra gli esperti del settore sono molteplici e talvolta inquietanti: alcuni concessionari più esperti non escludono categoricamente un intervento intenzionale sui sistemi telematici, sebbene manchi ancora qualsiasi prova tecnica concreta a supporto di questa tesi affascinante quanto preoccupante. Quel che è invece certo dal punto di vista tecnico è che il VTS, nel momento in cui perde la comunicazione satellitare, attiva automaticamente un protocollo di blocco di sicurezza che in questo caso specifico si è rivelato eccessivamente aggressivo, prematura nelle modalità di attivazione e sorprendentemente diffusa nella sua propagazione attraverso la flotta.
Rischi per la sicurezza
I rischi potenziali per la sicurezza stradale sono tutt’altro che marginali o trascurabili dal punto di vista della pubblica incolumità: sebbene la maggior parte dei blocchi documentati avvenga con veicoli fermi o durante le fasi di avvio, gli esperti specializzati di cybersecurity automotive sottolineano con una certa preoccupazione come un’immobilizzazione improvvisa durante la marcia rappresenterebbe un pericolo concreto per la sicurezza degli occupanti e degli altri utenti della strada. Per questo motivo chiedono con insistenza che i sistemi telematici moderni includano sempre ridondanze multiple e procedure di emergenza ben definite e testate.
Nel frattempo, il marchio tedesco si trova ad affrontare una congiuntura economica già negativa di per sé: nel 2025 le consegne complessive sono crollate drasticamente dell’8% rispetto all’anno precedente, con perdite ancora più gravi e preoccupanti in Germania (-34% nel primo trimestre), in Cina (-42%) e negli altri mercati europei (-10%). L’assenza totale di risposte ufficiali dalla sede centrale di Stoccarda non fa che alimentare ulteriormente l’incertezza tra i clienti e danneggiare la fiducia nel marchio.
I proprietari rimangono in attesa trepida di chiarimenti ufficiali e di procedimenti di assistenza definiti con precisione. Nel frattempo continuano a documentare meticolosamente i guasti riscontrati e si rivolgono ai canali ufficiali della rete di servizio, sperando ardentemente in comunicazioni ufficiali che finora non sono arrivate e che potrebbero finalmente risolvere questa situazione critica.