Non aveva mai preso la patente, fermato su Alfa senza revisione

Otto anni trascorsi al volante di un’automobile, sfidando apertamente le normative sulla circolazione stradale, rappresentano un caso emblematico che la Polizia Locale dei Castelli ha recentemente portato alla luce. Un numero impressionante caratterizza il fenomeno della guida senza patente nel territorio: ben trentanove infrazioni documentate da gennaio 2024 fino ai giorni nostri, con un incremento particolarmente allarmante del 63% rispetto al medesimo arco temporale dell’anno precedente. Questi dati testimoniano quanto il problema sia diffuso e, soprattutto, quanto sia necessaria un’attenzione costante da parte delle autorità competenti.

La vicenda più eclatante

L’episodio più recente che ha catturato l’attenzione riguarda un giovane di 26 anni proveniente da Brendola, fermato dalla polizia il 1° dicembre scorso mentre si trovava alla guida di un’Alfa Romeo che presentava una serie di irregolarità amministrative. L’uomo, identificato come C.W., ha rilasciato una confessione che ha sorpreso gli agenti: stava guidando ininterrottamente da ben otto anni senza aver mai conseguito la patente di guida. Il tentativo di superare l’esame teorico-pratico effettuato a diciotto anni si era rivelato un fallimento, ma questa circostanza non lo aveva fermato dal mettersi comunque alla guida.

Le conseguenze legali e amministrative si sono manifestate con tempestività. Il conducente ha ricevuto una sanzione amministrativa particolarmente salata di 5.100 euro per la condotta di guida senza patente. A questa si è aggiunta una multa supplementare di 168 euro per la circolazione di un veicolo con revisione scaduta. Sebbene la legislazione italiana preveda aggravanti di natura penale per questo tipo di violazioni, è importante sottolineare che queste ultime vengono applicate solamente nei casi di recidiva documentata entro un periodo di due anni, situazione che non si verificava nel caso di C.W.

Ulteriori problemi

Tuttavia, al di là delle sanzioni immediate e delle relative cifre, le ripercussioni concrete risultano essere molto più articolate e profonde. Il giovane dovrà fronteggiare difficoltà significative nell’ambito assicurativo, poiché qualsiasi compagnia di assicurazioni avrà motivi legittimi per rifiutare la copertura o applicare penalità particolarmente severe. In caso di sinistro stradale, poi, la sua posizione legale risulterebbe estremamente vulnerabile, con possibili azioni di rivalsa e conseguenze giudiziarie di rilievo. Non va inoltre trascurata la possibilità concreta che il veicolo possa essere sottoposto a sequestro amministrativo da parte delle autorità competenti.

Questo controllo stradale ha così permesso di evidenziare una violazione normativa che si protrae da un tempo considerevole, riflettendo una tendenza più generale che caratterizza il territorio dei Castelli. Le autorità locali sottolineano come l’obiettivo primario di simili controlli sia garantire e preservare la sicurezza stradale per tutti gli utenti, con particolare attenzione nei confronti dei soggetti più vulnerabili, al fine di diminuire il numero di incidenti causati da comportamenti potenzialmente pericolosi.

Allo stesso tempo, però, è fondamentale considerare una prospettiva più ampia. Associazioni di automobilisti e specialisti del settore trasporti evidenziano la necessità impellente di affrontare e risolvere quegli ostacoli strutturali che rendono complesso e talvolta proibitivo l’accesso al conseguimento della patente per i giovani. Propongono pertanto interventi integrati che combinino prevenzione attiva, campagne informative capillari e supporto educativo, affiancando questi strumenti alle sole misure sanzionatorie, al fine di creare un approccio più equilibrato e costruttivo al problema.