Ponte sullo Stretto, firmato l'accordo: parte la fase operativa

Firmato l'accordo di programma per il Ponte sullo Stretto di Messina: ecco cosa prevede, i protagonisti e i dettagli degli interventi di Anas e RFI

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 17 lug 2025
Ponte sullo Stretto, firmato l'accordo: parte la fase operativa

La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina compie un passo storico: la firma dell’accordo di programma tra Governo e Regioni segna l’avvio concreto di un progetto destinato a rivoluzionare la mobilità e l’economia dell’Italia meridionale. L’annuncio, dato da Pietro Ciucci, Amministratore delegato della società Stretto di Messina, arriva all’indomani della sottoscrizione dell’intesa presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, confermando la volontà istituzionale di dare finalmente forma a un’opera attesa da decenni.

L’accordo di programma

L’accordo di programma rappresenta un punto di svolta fondamentale nell’iter di realizzazione dell’infrastruttura, definendo in modo dettagliato gli impegni tecnici e finanziari di tutti i soggetti coinvolti. La firma ha visto la partecipazione dei ministri Salvini e Giorgetti, dei presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, oltre ai rappresentanti di Anas, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e della società Stretto di Messina. Questo documento non si limita a sancire la costruzione del ponte, ma delinea un piano organico che comprende tutte le opere accessorie indispensabili per garantire la piena efficienza del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto.

Uno degli elementi centrali dell’intesa riguarda la suddivisione precisa di ruoli, responsabilità e tempistiche per ogni fase progettuale. Il cronoprogramma stabilito consente di coordinare in modo efficace le diverse competenze, evitando sovrapposizioni e garantendo trasparenza nell’avanzamento dei lavori. In particolare, l’accordo dedica grande attenzione alle infrastrutture connesse, che costituiscono la spina dorsale della futura mobilità integrata nell’area.

Gli enti coinvolti

Per quanto concerne gli interventi affidati ad Anas, il piano prevede una riorganizzazione completa delle aree di servizio di Villa San Giovanni, snodo strategico per l’accesso al ponte. L’area Est sarà consegnata alla società Stretto di Messina dopo l’approvazione del CIPESS, mentre per l’area Ovest è stata pianificata la delocalizzazione, così da ottimizzare la logistica durante i lavori. Particolare attenzione è stata riservata al mantenimento dell’operatività dell’area Est anche in fase di cantiere, attraverso soluzioni tecniche dedicate. Inoltre, verrà realizzato un attraversamento autostradale tra le due ex aree di servizio, agevolando così la gestione delle attività di costruzione.

Sul fronte ferroviario, la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) si impegna a completare entro il 2032 una serie di interventi strategici: la realizzazione di tratti della linea Alta Velocità Battipaglia-Reggio Calabria, il collegamento diretto tra l’infrastruttura del ponte e le linee ferroviarie esistenti verso Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Catania. Il progetto comprende anche la costruzione della nuova Stazione di Messina Gazzi e la riqualificazione di Messina Centrale, che sarà trasformata in un hub moderno e funzionale. Sono previste, inoltre, nuove fermate metropolitane a Papardo, Annunziata ed Europa, pensate per favorire la mobilità locale e ridurre i tempi di percorrenza per i pendolari.

Interventi di riqualificazione

Non meno rilevanti sono gli interventi di riqualificazione ambientale previsti dall’accordo: il mascheramento della Variante Ferroviaria di Cannitello, la valorizzazione del lungomare di Villa San Giovanni e una serie di opere complementari promosse dal Ministero delle Infrastrutture. Tra queste spiccano la realizzazione della seconda galleria nel collegamento autostradale Giostra-Annunziata e il raccordo tra il nuovo svincolo di Curcuraci-Fiumara Guardia e la Strada Panoramica dello Stretto, elementi che contribuiranno a migliorare la fluidità del traffico e l’accessibilità al ponte.

Un aspetto cruciale dell’intesa riguarda la pianificazione economica: i costi relativi agli interventi sulle aree di servizio di Villa San Giovanni sono già stati inseriti nel budget complessivo dell’opera. Questa scelta garantisce maggiore solidità finanziaria e riduce i rischi di slittamento dei tempi di realizzazione, offrendo così certezze agli operatori e alle comunità coinvolte.

Con la firma dell’accordo di programma, si apre ufficialmente la fase operativa di un’infrastruttura che promette di trasformare in profondità il sistema dei trasporti del Mezzogiorno. Il Ponte sullo Stretto di Messina non sarà solo un collegamento fisico tra Sicilia e Calabria, ma un motore di sviluppo economico e sociale per l’intero Paese, simbolo di una rinnovata determinazione istituzionale nel realizzare progetti di respiro nazionale.

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