Parco auto italiano: uno su cinque con gomme lisce, uno su quattro senza revisione
Indagine rivela: auto in Italia sempre più vecchie e insicure. Problemi agli pneumatici e mancata manutenzione mettono a rischio la sicurezza stradale.
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Il parco auto italiano si presenta come un quadro allarmante per la sicurezza stradale, evidenziando una situazione di grave trascuratezza e pericolosità. L’indagine “Vacanze Sicure 2025”, condotta dalla Polizia di Stato in collaborazione con Assogomma, ha analizzato quasi 10.000 veicoli in sei regioni italiane, portando alla luce dati preoccupanti: una vettura su cinque circola con pneumatici lisci, una su quattro presenta problemi di revisione, e il 59% delle auto in circolazione ha più di dieci anni.
La condizione degli pneumatici rappresenta il problema più grave: il 10% delle vetture controllate ha battistrada completamente consumato, un rischio significativo per tutti gli utenti della strada. Gli pneumatici, essendo l’unico punto di contatto tra il veicolo e l’asfalto, giocano un ruolo cruciale nella sicurezza. Indipendentemente dall’età del veicolo, questa trascuratezza è un fattore che amplifica il pericolo su strade già spesso congestionate e usurate.
Un parco auto sempre più vecchio e trascurato
L’analisi mette in evidenza un ulteriore elemento critico: il progressivo invecchiamento del parco auto italiano. Con il 25% dei veicoli che supera i 20 anni di età, il problema diventa sistemico. Tra le auto vecchie, una su tre presenta irregolarità significative, dimostrando come la mancata manutenzione aggravi le condizioni di sicurezza. Questo fenomeno è spesso legato alle difficoltà economiche che impediscono agli italiani di sostituire i propri veicoli con modelli più recenti e sicuri.
“La sicurezza stradale ha un costo, ma è un interesse di tutti!”, ha dichiarato Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, sottolineando l’importanza di incentivare la manutenzione auto. Incentivi economici potrebbero rappresentare una soluzione efficace per affrontare questa emergenza, rendendo più accessibile la manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli.
Equipaggiamento inadeguato e comportamenti scorretti
Un altro aspetto critico emerso dall’indagine riguarda l’equipaggiamento non omogeneo degli pneumatici. Circa il 5,63% delle vetture ispezionate montava pneumatici differenti sullo stesso asse o combinava gomme estive e invernali, compromettendo la stabilità e la tenuta di strada. Inoltre, è emersa una pratica diffusa e pericolosa: il 54% dei veicoli controllati continuava a utilizzare pneumatici invernali oltre il periodo consentito dalle normative stagionali. Questa abitudine non solo aumenta i rischi su strada, ma accelera l’usura degli pneumatici e incrementa il consumo di carburante, aggravando i costi per gli automobilisti.
Soluzioni concrete per migliorare la sicurezza
La situazione richiede interventi strutturali immediati. Incentivi mirati potrebbero favorire l’acquisto di componenti di qualità e promuovere la manutenzione periodica dei veicoli. Parallelamente, è fondamentale sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza dei controlli regolari, con particolare attenzione agli pneumatici, che sono un elemento cruciale per la sicurezza di guida.
In un Paese dove la mobilità su gomma resta predominante, garantire che i veicoli rispettino standard minimi di sicurezza non è solo una questione normativa, ma una priorità collettiva. Affrontare il problema del parco auto italiano non significa solo ridurre i rischi di incidenti, ma anche migliorare la qualità della vita di tutti gli utenti della strada, promuovendo una cultura della sicurezza e della responsabilità.
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