Obbligatorio in tutte le auto, ma presto potrebbe scomparire

Lo spegnimento delle reti 2G e 3G metterà fuori uso molti sistemi eCall. NG eCall su 4G/5G è la soluzione per nuovi modelli, ma i veicoli esistenti restano un problema

Obbligatorio in tutte le auto, ma presto potrebbe scomparire
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 3 dic 2025

Mentre gli operatori mobili liberano le frequenze per il 4G e il 5G, decine di milioni di automobili equipaggiate con eCall basato sulla vecchia tecnologia rischiano di perdere la connettività nei momenti più critici. Lo spegnimento delle reti 2G e 3G rappresenta una minaccia concreta e imminente che potrebbe rendere inefficace il sistema di emergenza automobilistico europeo entro pochi anni. La Francia avvierà lo smantellamento del 2G ad aprile 2026, seguita dalla dismissione del 3G fino al 2028. Si delinea così una tempesta perfetta tra vincoli tecnologici insormontabili, limiti economici e l’assenza di soluzioni rapide per chi possiede già un veicolo con questo sistema ormai obsoleto. Circa 70 milioni di veicoli in Europa si trovano in questa situazione precaria.

Obbligatorio dal 2018 ora è a rischio

Il sistema di chiamata automatica d’emergenza, reso obbligatorio dal 2018, si trova intrappolato in una transizione tecnologica che l’industria automobilistica non riesce a gestire facilmente. I costruttori non possono semplicemente aggiornare i dispositivi attuali: le modifiche all’architettura hardware e software richiederebbero nuove omologazioni complete e costi proibitivi per ciascuna casa produttrice. Come afferma Tony Jaux della Piattaforma Automobilistica Francese: “Una conversione è impossibile; il costo sarebbe esorbitante, e nessuno è disposto a pagarla.” Questa affermazione sintetizza perfettamente lo stallo regolamentare in cui l’industria si trova bloccata.

Paradossalmente, il sistema che prometteva una riduzione del 40-50% nei tempi di intervento non ha mantenuto le aspettative iniziali che gli sono state attribuite. Analisi post-installazione mostrano risultati modesti e dati empirici insufficienti per giustificare gli investimenti effettuati. Ancora più preoccupante risulta il dato statistico del 2024: soltanto il 15% delle 356.746 attivazioni eCall in Europa rappresentavano vere emergenze, evidenziando un tasso altissimo di falsi allarmi che complica ulteriormente la gestione dei servizi di soccorso e spreca risorse pubbliche fondamentali.

Una versione innovativa

La soluzione industriale individuata per il futuro è il NG eCall, una versione innovativa compatibile con reti mobili di ultima generazione, capace di trasmettere dati multimediali avanzati e informazioni dettagliate. Tuttavia, questa innovazione riguarda esclusivamente i nuovi modelli e i test di interoperabilità organizzati da ETSI. Per i veicoli già circolanti restano solo opzioni marginali: aggiornamenti over-the-air limitati a modelli recenti oppure il retrofit, una soluzione impraticabile su larga scala per motivi economici e normativi.

I consumatori rimangono sostanzialmente abbandonati a sé stessi in questa transizione critica. Proprietari di auto datate ignorano completamente lo stato reale della connettività dei loro dispositivi e non hanno accesso a soluzioni concrete e praticabili. La strada verso incentivi per la rottamazione o programmi mirati di retrofit rimane ancora largamente inesplorata dalle autorità regolatorie europee, che sembrano più interessate ai tempi di implementazione che alle conseguenze reali per gli utenti.

Le conseguenze sulla sicurezza pubblica sono tangibili e misurabili: meno segnalazioni automatiche, informazioni ridotte durante gli incidenti e interventi più lenti. La sfida che attende l’Europa non è soltanto tecnologica, ma profondamente politica e regolamentare: garantire che la transizione digitale non sacrifichi la sicurezza stradale di milioni di automobilisti europei.

Ti potrebbe interessare: