I Comuni hanno incassato 650 milioni dalle multe nel 2024: +11% rispetto al 2023

Gli incassi da multe stradali crescono del 11,3% nel 2024. Nuove regole per gli autovelox dal 12 giugno. Ecco cosa cambia

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 3 giu 2025
I Comuni hanno incassato 650 milioni dalle multe nel 2024: +11% rispetto al 2023

Nel 2024, le casse comunali italiane hanno registrato un vero e proprio boom grazie alle sanzioni stradali, con un totale di ben 650 milioni di euro incassati. Questo rappresenta un incremento dell’11,3% rispetto all’anno precedente, consolidando una tendenza in crescita che trasforma le violazioni al Codice della Strada in una delle principali fonti di entrate per i comuni. Secondo i dati diffusi dal Codacons, il fenomeno ha suscitato polemiche tra automobilisti e amministrazioni locali, evidenziando il ruolo cruciale degli autovelox in questo scenario.

Le città che hanno incassato di più

La distribuzione geografica degli incassi mostra Milano in cima alla classifica nazionale con 205 milioni di euro raccolti, seguita da Roma con 169 milioni e Firenze con 61,5 milioni. Quest’ultima città si distingue per l’importo medio più alto per abitante: ogni fiorentino ha contribuito mediamente con 168 euro. Sorprendente è il caso di Campobasso, che ha registrato un incremento del 174%, passando da 112mila a 308mila euro in un solo anno.

Un capitolo a parte meritano gli autovelox, che da soli hanno generato entrate per 62,1 milioni di euro. Firenze si posiziona nuovamente al vertice, con un introito di 20,5 milioni, quasi il doppio rispetto a Milano (10,6 milioni), mentre Bologna segue con 7,6 milioni. Curioso è il caso di Colle Santa Lucia, un piccolo comune di appena 300 abitanti, che ha raccolto quasi 400mila euro nel 2024 e ben 1,66 milioni nel quadriennio 2021-2024 grazie a un unico dispositivo di rilevamento.

Cosa potrebbe cambiare

Tuttavia, il panorama potrebbe subire un drastico cambiamento con l’entrata in vigore, prevista per il 12 giugno 2025, delle nuove normative sugli autovelox. Le regole prevedono requisiti più stringenti per l’omologazione dei dispositivi e l’obbligo di rispettare distanze minime tra le postazioni, previa autorizzazione prefettizia. Secondo Gabriele Melluso di Assoutenti, i comuni che non si adegueranno rischiano una valanga di ricorsi, agevolati da una recente sentenza della Cassazione che ha dichiarato nulle le multe elevate con apparecchi non omologati.

Questa evoluzione normativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza stradale, specialmente durante la stagione estiva, quando milioni di italiani si mettono in viaggio su strade notoriamente sorvegliate, come la “Telesina”. Nonostante l’incertezza normativa, una nota positiva arriva dalla maggiore trasparenza: nel 2024, ben 7.702 enti locali hanno adempiuto agli obblighi di pubblicazione dei dati sulle sanzioni, come sottolineato da Simone Baldelli, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle sanzioni per le violazioni del Codice della Strada.

In sintesi, il 2024 segna un anno record per le multe stradali in Italia, con numeri impressionanti e dinamiche che continuano a dividere l’opinione pubblica. Se da un lato gli incassi rappresentano un tesoretto per i comuni, dall’altro le nuove normative potrebbero portare a una riduzione delle entrate, ma anche a una maggiore equità e trasparenza nel sistema delle sanzioni. La sfida per il futuro sarà trovare un equilibrio tra il rigore delle regole e la tutela degli automobilisti, con l’obiettivo ultimo di garantire una maggiore sicurezza stradale per tutti.

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