Modena riabbraccia le Maserati GranTurismo e GranCabrio: produzione in Ciro Menotti

Maserati riporta la produzione del GranTurismo e del GranCabrio a Modena, rinnova Viale Ciro Menotti con tecnologie avanzate e lancia Bottega Fuoriserie e Officine Classiche per restauro e personalizzazioni

Modena riabbraccia le Maserati GranTurismo e GranCabrio: produzione in Ciro Menotti
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Giorgio Colari
Pubblicato il 7 nov 2025

Il fascino della tradizione che si fonde con la spinta dell’innovazione: è questa la nuova direzione intrapresa da Maserati, che ha deciso di riportare la produzione dei suoi iconici modelli GranTurismo e GranCabrio nella storica sede di Modena. Un ritorno alle origini che, pur rispettando la gloriosa eredità del marchio, guarda con decisione al futuro e si inserisce in una più ampia strategia di rilancio orchestrata dal gruppo Stellantis.

La scelta di trasferire le linee produttive dallo stabilimento di Torino a quello di Viale Ciro Menotti non rappresenta soltanto una mossa logistica, ma assume il valore di un vero e proprio manifesto identitario. Qui, nel cuore pulsante della Motor Valley, la casa del Tridente ha completamente ripensato il suo stabilimento, introducendo tecnologie di ultima generazione. Tra queste spiccano i sistemi di Automated Guided Vehicles (AGV), fondamentali per automatizzare e ottimizzare i processi produttivi, e una nuova organizzazione logistica sviluppata in collaborazione con DSV, volta a migliorare la gestione della componentistica e i flussi di lavoro.

Non solo linee produttive

Il progetto, tuttavia, va ben oltre il semplice spostamento delle linee produttive. Maserati ha dato vita a due divisioni inedite, pensate per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta all’esclusività e alla personalizzazione. Da un lato, la Bottega Fuoriserie, dedicata a chi desidera un’auto unica e su misura, rappresenta l’apice della customizzazione nel segmento del lusso automobilistico. Dall’altro, le Officine Classiche offrono servizi di restauro certificato per i modelli storici del marchio, valorizzando il patrimonio e l’heritage che hanno reso celebre il brand nel mondo.

Questa nuova strategia produttiva si inserisce perfettamente nel piano di razionalizzazione delle attività industriali di Stellantis. Mentre Modena si concentra ora sui modelli di fascia alta e di grande prestigio, lo stabilimento di Mirafiori è stato destinato alla produzione della nuova Fiat 500 in versione ibrida. In questo modo, il gruppo assicura continuità e sostenibilità operativa in entrambe le sedi, massimizzando la specializzazione e la qualità dei prodotti.

Per celebrare questo significativo ritorno a casa, il marchio ha organizzato l’evento “Maserati Meccanica Lirica”, che si è svolto dal 5 al 9 novembre 2025. Durante la manifestazione sono stati presentati due esemplari unici: il GranTurismo e il GranCabrio Meccanica Lirica One-Off. Queste creazioni speciali incarnano alla perfezione la sintesi tra eccellenza meccanica e raffinatezza estetica, offrendo una visione concreta di ciò che la nuova Maserati vuole rappresentare nel panorama dell’automobilismo di lusso.

Un vantaggio tornare a casa

Il management aziendale ha sottolineato l’importanza strategica di questa operazione. Il CEO ha ribadito come Modena sia destinata a diventare il fulcro del futuro del marchio, mentre il COO ha posto l’accento sull’impegno verso la sostenibilità occupazionale, assicurando che il progetto garantirà non solo la salvaguardia dei posti di lavoro diretti, ma anche un impatto positivo sull’indotto locale.

Proprio l’effetto sul territorio si preannuncia rilevante: il rilancio dello stabilimento di Viale Ciro Menotti promette di coinvolgere una vasta rete di fornitori e artigiani specializzati, soprattutto nei settori della personalizzazione e del restauro. Questo porterà nuova linfa all’economia locale, valorizzando le competenze e le eccellenze del territorio modenese.

Non mancano, tuttavia, alcune perplessità da parte degli analisti. Le principali criticità riguardano la gestione della complessa transizione logistica e la capacità di mantenere elevati standard qualitativi durante la delicata fase di avviamento delle nuove linee produttive. Inoltre, resta da verificare se il modello di business, fortemente incentrato sull’esclusività e sulla personalizzazione, riuscirà a intercettare una clientela disposta a investire in servizi premium.

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