Home Test Drive Mazda 3 Sedan 2.0 Skyactiv-X 6AT: la prova su strada

Mazda 3 Sedan 2.0 Skyactiv-X 6AT: la prova su strada

Ci siamo messi al volante della nuova berlina di Mazda, alternativa interessante alla hatchback, spinta dal rivoluzionario motore Skyactiv-X.

La Mazda 3 cala un altro asso nella sua gamma che vanta diverse motorizzazioni. Infatti, oltre alla versione a 5 porte, è disponibile anche la variante berlina, Sedan per i più tecnici, una tipologia di carrozzeria che sta tornando in auge ed è molto apprezzata in altri mercati.

Esterni: più lunga ed affilata della 5 porte

Se la Mazda 3 a 5 porte ha conquistato la critica con il suo design essenziale, ma non per questo poco curato, la Sedan guadagna un volume rendendo l’insieme ancora più affilato ed aumentando nel contempo la lunghezza di 20 cm. Così, si ha una vettura di ben 4,66 metri di lunghezza, che mantiene l’ampia calandra con i gruppi ottici di piccole dimensioni davanti, e sfoggia una coda alta in stile coupé.

L’esperimento stilistico è riuscito, visto che l’insieme è molto piacevole, scongiurando il tanto temuto effetto “Duna” che in questa categoria è sempre dietro l’angolo. Belle le firme luminose posteriori che si estendono sulla fiancata, mentre completano il quadro l’accenno di spoiler ed i due terminali di scarico.

Interni: ampio bagagliaio e finiture premium

Iniziamo con il bagagliaio da 450 litri, che si apre facilmente, vanta una larghezza adeguata, ed una soglia di carico posizionata alla giusta altezza da terra. Quindi, va a sopperire, in un certo modo, all’assenza di un portellone che comporti il sollevamento del lunotto. Buona l’accessibilità posteriore, così come lo spazio di chi siede dietro, eccezion fatta per il passeggero centrale, che urta il tunnel privo di bocchette d’areazione: un accessorio che ci saremmo aspettati su un’auto di segmento C.

Per il resto, ritroviamo la plancia dallo stile minimalista, ma ricca di ogni ammennicolo moderno, e delle finiture di stampo premium con la pelle che riveste, oltre le sedute, anche il cruscotto ed i pannelli porta. Davanti si ha la sensazione di essere avvolti dalla vettura, e si nota l’utilizzo parsimonioso dei tasti fisici, i quali sono dedicati al climatizzatore ed ai comandi del sistema multimediale, che si gestisce in movimento con il rotore posizionato sul tunnel. Il display posizionato in alto si comanda facilmente, ed è semplice passare da una voce ad un’altra del menu sfruttando i pulsanti vicino alla leva del cambio.

Al volante: punta sul comfort e sui consumi

Comoda e rilassante una volta che si sale a bordo, la 3 Sedan continua ad offrire le medesime sensazioni anche in movimento, per via dell’azione fluida del cambio automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia e dell’erogazione del 2 litri a quattro cilindri Skyactiv-X da 186 CV e 240 Nm.

Questa unità sfrutta la miscela magra, derivante dall’accensione per compressione controllata da candela, per cui utilizza molta aria e un quantitativo ridotto di benzina. Un dettaglio che spiega l’attenzione verso la riduzione dei consumi ed un utilizzo votato all’efficienza del compressore volumetrico; infatti, si percorrono in media più di 15 km/l. Ottima l’insonorizzazione, valido l’assetto, curata la sicurezza attiva con tutti gli ADAS di ultima generazione di serie.

Prezzo: la Exclusive parte da 33.750 con lo Skyactiv-X

Rispetto alla 5 porte bisogna mettere in conto un esborso ulteriore di 2.700 euro. La variante Exclusive della nostra prova, la più ricca, ha un costo di 33.750 euro, a cui bisogna aggiungere altri 2.000 euro per avere il cambio automatico, e 700 euro per la vernice metallizzata, che diventano 1.200 euro se si propende per la livrea Soul Red Crystal.

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