Ladri cannibalizzano Maserati in un parcheggio: resta solo lo scheletro

A Brandizzo, provincia di Torino, una Maserati Quattroporte viene cannibalizzata dai ladri: rubati portiere, paraurti e cruscotto. Danni ingenti

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 18 lug 2025
Ladri cannibalizzano Maserati in un parcheggio: resta solo lo scheletro

Un’operazione che ha tutte le caratteristiche di un colpo da manuale si è consumata nelle scorse ore a Brandizzo, alle porte di Torino. Qui, una banda di professionisti del crimine ha preso di mira una prestigiosa Maserati Quattroporte, lasciando dietro di sé soltanto lo scheletro dell’auto e un profondo senso di sgomento tra i residenti. Il furto, che ha fruttato un bottino di componenti hi-tech dal valore elevatissimo, riaccende i riflettori su un fenomeno in preoccupante ascesa: quello del furto ricambi auto di fascia alta.

L’episodio si è verificato in via Gramsci, una zona residenziale dove la tranquillità è stata bruscamente interrotta dalla scoperta di una berlina italiana completamente smontata. I ladri hanno agito con la precisione di veri e propri chirurghi: sono stati sottratti portiere, paraurti, fari e persino parti del cruscotto, lasciando intatto solo il telaio della vettura. Un’azione mirata, portata a termine senza lasciare tracce, che porta tutti i segni distintivi di un furto su commissione.

Un grave danno economico

Il proprietario della auto di lusso non ha potuto far altro che constatare la devastazione: la sua vettura, dal valore di oltre 100mila euro, era stata letteralmente cannibalizzata. Il danno economico è pesantissimo: si parla di decine di migliaia di euro, considerando la rarità e il costo proibitivo dei pezzi di ricambio originali. Ma il danno non è solo materiale; la sensazione di vulnerabilità che ne deriva coinvolge ora tutta la comunità.

Le indagini degli inquirenti hanno subito escluso l’ipotesi di un furto improvvisato. La Maserati Quattroporte è un modello tutt’altro che comune, e i suoi componenti sono particolarmente ambiti nel mercato nero internazionale. Chi ha agito sapeva esattamente cosa cercare e come procedere, operando in modo rapido e silenzioso. Un vero e proprio blitz che lascia presagire la presenza di una rete criminale organizzata, specializzata nella sottrazione di ricambi di veicoli esclusivi.

Il fenomeno del furto ricambi auto sta vivendo una fase di evoluzione inquietante. Se in passato le vittime predilette erano auto di grande diffusione come la Fiat Panda, oggi le bande puntano sempre più spesso su vetture premium e supercar. La ragione è semplice: i pezzi di ricambio di questi modelli sono estremamente difficili da reperire e hanno prezzi elevatissimi nei canali ufficiali, rendendoli prede ideali per il mercato parallelo.

Non è un caso isolato

Non si tratta di episodi isolati. L’episodio di Brandizzo si inserisce in una serie di furti analoghi che stanno interessando il Piemonte e altre regioni italiane. La scelta di colpire una auto di lusso così esclusiva suggerisce l’esistenza di una filiera criminale capace di piazzare rapidamente la merce rubata presso acquirenti compiacenti, spesso oltre i confini nazionali. Il giro d’affari che ruota attorno a questo traffico illecito è in costante crescita e rappresenta una minaccia concreta sia per i proprietari che per l’intero settore automobilistico.

Le autorità, nel tentativo di risalire ai responsabili, stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze tra i residenti. L’allarme tra gli appassionati e i possessori di vetture di pregio è palpabile: sempre più persone si dicono restie a lasciare le proprie auto incustodite, anche solo per brevi periodi, temendo di ritrovarle depredate.

La lotta al crimine

In risposta a questa escalation, produttori automobilistici e associazioni di categoria stanno accelerando lo sviluppo di nuove tecnologie per la sicurezza. Tra le soluzioni più promettenti figurano sistemi d’allarme di ultima generazione e dispositivi di tracciamento GPS non solo per l’auto, ma anche per i singoli pezzi di ricambio. L’obiettivo è rendere la vita più difficile ai ladri e ridurre l’attrattiva del mercato nero.

Nel frattempo, gli esperti del settore consigliano a tutti i proprietari di auto di lusso di adottare precauzioni supplementari: parcheggiare in aree sorvegliate, dotarsi di sistemi antifurto avanzati e valutare la possibilità di assicurare anche i singoli componenti più costosi. Solo così sarà possibile arginare una tendenza che, se non fermata, rischia di minare ulteriormente la sicurezza e la fiducia di chi investe nella passione per le quattro ruote.

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