Furti di auto elettriche a Roma: le rubano durante la ricarica

Cresce il fenomeno dei furti di auto elettriche a Roma durante la ricarica. Analisi delle tecniche usate dai ladri e consigli pratici per la sicurezza

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 18 lug 2025
Furti di auto elettriche a Roma: le rubano durante la ricarica

Negli ultimi mesi, la capitale italiana sta assistendo a un fenomeno allarmante che mette in discussione la sicurezza auto elettriche: i furto auto elettriche sono in netto aumento, soprattutto durante la fase di ricarica presso le sempre più diffuse colonnine ricarica. Il caso più recente, avvenuto nel quartiere Eur, ha visto una Hyundai Kona sottratta in meno di dieci minuti, confermando la rapidità e l’efficacia con cui agiscono i malviventi. Questo episodio, tutt’altro che isolato, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una problematica che si sta estendendo a macchia d’olio in tutta la città.

Il modus operandi dei ladri è tanto sofisticato quanto inquietante. I criminali, dotati di strumenti tecnologici avanzati, sono in grado di bypassare elettronica delle vetture a batteria, sfruttando la vulnerabilità dei sistemi digitali. In particolare, utilizzano dispositivi che simulano la presenza della chiave originale, permettendo così di sbloccare l’auto, disconnettere il cavo di alimentazione e fuggire indisturbati, senza lasciare alcuna traccia di effrazione. La velocità con cui vengono eseguite queste operazioni dimostra un’organizzazione e una conoscenza tecnica di alto livello.

Come operano i ladri

Il problema nasce soprattutto dal fatto che molte auto elettriche, durante la ricarica, vengono lasciate incustodite per periodi anche prolungati. Spesso, le colonnine ricarica si trovano in aree poco frequentate o scarsamente illuminate, aumentando così il rischio di furto. A ciò si aggiunge la mancanza, in numerosi modelli, di un adeguato blocco meccanico del connettore di ricarica: questa lacuna progettuale facilita notevolmente il lavoro dei ladri, che possono staccare il cavo e portare via il veicolo in pochi istanti.

È interessante notare come questa nuova ondata di furti ricordi, per dinamiche e tempistiche, il celebre caso dei Kia Boys negli Stati Uniti. All’epoca, i giovani criminali avevano scoperto una falla nei sistemi di sicurezza di alcune vetture Kia e Hyundai, riuscendo a rubarle utilizzando semplici cavi USB. Anche in quel caso, la chiave del successo era stata la capacità di individuare e sfruttare una debolezza tecnica per compiere furti rapidi e quasi invisibili. Oggi, la logica è la stessa: l’evoluzione tecnologica delle auto, se non adeguatamente protetta, si trasforma in un punto debole facilmente aggirabile.

Come proteggersi

Di fronte a questo scenario, la domanda che molti automobilisti si pongono è: come proteggersi? Gli esperti suggeriscono innanzitutto di scegliere colonnine ricarica situate in zone ben illuminate e possibilmente dotate di sistemi di videosorveglianza. Quando possibile, è preferibile optare per parcheggi custoditi, riducendo così le occasioni per i ladri di agire indisturbati. Inoltre, molti veicoli elettrici sono dotati di funzionalità che consentono di attivare il blocco meccanico del connettore di ricarica: una misura semplice ma efficace, che dovrebbe diventare un’abitudine per tutti i proprietari.

Un altro strumento sempre più consigliato è l’antifurto satellitare. Grazie a questa tecnologia, è possibile localizzare il veicolo in tempo reale e, in caso di furto, fornire informazioni preziose alle forze dell’ordine per il recupero. L’installazione di un sistema di questo tipo rappresenta un investimento ragionevole, soprattutto per chi utilizza frequentemente l’auto elettrica in contesti urbani ad alto rischio.

Tanti dubbi

La crescente incidenza dei furto auto elettriche solleva, inevitabilmente, interrogativi sul futuro della mobilità sostenibile. Se da un lato le auto a batteria rappresentano una soluzione imprescindibile per ridurre l’inquinamento e favorire la transizione ecologica, dall’altro è necessario che produttori e gestori delle infrastrutture si impegnino per rafforzare la sicurezza auto elettriche. La progettazione di sistemi di protezione più robusti, sia dal punto di vista hardware che software, dovrà diventare una priorità assoluta.

In conclusione, il fenomeno dei furti durante la ricarica non può essere sottovalutato. Solo attraverso una maggiore attenzione da parte degli utenti e un impegno concreto delle aziende sarà possibile garantire che la rivoluzione elettrica non venga frenata da criticità legate alla sicurezza. L’adozione di tecnologie come il blocco meccanico e l’antifurto satellitare, unite a comportamenti prudenti, possono rappresentare un valido deterrente contro i ladri e assicurare una maggiore serenità a chi sceglie la mobilità elettrica.

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