Ruba un Land Rover Defender, rimane impantanato e chiede soccorso su Facebook

Un’inaspettata e quasi surreale avventura ha visto protagonista un uomo di 44 anni sulle rive della Dordogna, nei pressi di Bergerac, in Francia. Tutto ha avuto inizio con un furto che, invece di concludersi con una rocambolesca fuga, si è trasformato in una delle più classiche avventure improbabili che possono capitare a chi si lascia tentare dal fascino dei grandi fuoristrada. La storia ha per protagonista un veicolo iconico: il Land Rover Defender, simbolo di robustezza e desiderio di libertà su ogni tipo di terreno.

L’episodio si è svolto il 2 luglio, quando il malvivente ha messo le mani su un 4×4 d’eccezione, sottraendolo a Montpon e provvedendo subito a sostituire le targhe per tentare di depistare eventuali ricerche. Non contento, ha deciso di mettere alla prova le capacità off-road del Defender lungo le sponde fangose del celebre fiume francese. Ma il destino, si sa, ama giocare brutti scherzi: nel tentativo di attraversare un tratto particolarmente insidioso vicino al centro commerciale La Cavaille, il veicolo si è progressivamente impantanato nel fango, fino a scivolare inesorabilmente verso le acque della Dordogna.

L’aiuto sui social

Di fronte all’imprevisto, l’uomo ha dato prova di una sorprendente intraprendenza. Invece di abbandonare il veicolo o tentare una fuga disperata, ha pensato bene di affidarsi ai social network. Con un gesto tanto audace quanto insolito, ha pubblicato un appello su Facebook, chiedendo aiuto a qualche agricoltore della zona dotato di trattore che potesse trainare fuori il Defender dal pantano. Tuttavia, il suo messaggio è rimasto senza risposta e, complice la lunga attesa, il ladro ha deciso di improvvisare un piccolo accampamento sulla riva del fiume.

La scena che si è presentata agli occhi di un passante, la mattina seguente poco prima delle 8, aveva dell’incredibile: il malvivente, seduto tranquillamente sulla riva, si stava preparando un caffè su un fuoco improvvisato, mentre il Defender giaceva ancora mezzo sommerso. L’uomo, evidentemente rassegnato, non ha opposto alcuna resistenza all’arrivo della polizia, che era stata allertata dal cittadino incuriosito dall’insolita situazione. Con una sincerità disarmante, il ladro ha confessato subito il furto e si è consegnato alle forze dell’ordine, ponendo fine a una fuga che aveva assunto toni quasi comici.

Il veicolo è stato recuperato e riconsegnato

Per il Land Rover Defender, però, l’avventura non si è conclusa senza conseguenze. Il veicolo è stato recuperato dalle acque della Dordogna e sottoposto a una verifica completa per valutare l’entità dei danni. Nonostante la fama di affidabilità e la progettazione pensata per affrontare condizioni estreme, la lunga permanenza in acqua e fango potrebbe aver compromesso componenti fondamentali come la trasmissione, la elettronica e gli interni. Questi elementi, spesso considerati punti di forza del Defender, rischiano di essere messi a dura prova quando si oltrepassano i limiti anche per un veicolo così resistente.

Questo episodio, oltre a confermare la fama del fuoristrada britannico, mette in luce un altro aspetto: il Land Rover Defender continua a essere tra i mezzi più ambiti non solo dagli appassionati di avventure off-road, ma anche dai ladri. La sua semplicità meccanica, la facilità di personalizzazione e il valore crescente sul mercato dell’usato lo rendono un obiettivo particolarmente appetibile. Tuttavia, come dimostra questa storia, non sempre le avventure improbabili si concludono come previsto e, a volte, anche il più esperto degli improvvisati fuorilegge può trovarsi a sorseggiare un caffè sulle rive di un fiume, in attesa di rispondere delle proprie azioni davanti alla giustizia.

Il racconto della fuga rovinosa lungo la Dordogna si aggiunge così alla lunga serie di episodi che alimentano la leggenda del Defender: un veicolo capace di ispirare sogni di libertà e di resistere alle prove più dure, ma che, nelle mani sbagliate, può diventare il protagonista di storie al limite dell’assurdo.