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GP di Ungheria: le pagelle

Red Bull 10, Ferrari 2, Hamilton 9, Verstappen 8, Alonso 8, Leclerc 7, Perez 4, Vettel 6, Norris 7.

Il GP di Ungheria è stato pieno di azione, ma anche carico di delusione per i tifosi Ferrari. La gara è stata dominata da una Red Bull formato mondiale, e la superiorità della rossa su questo circuito si è sgretolata anche con delle strategie incomprensibili.

GP di Ungheria: Red Bull da 10

Alla Red Bull non possiamo che dare 10, gli uomini del team inglese oggi, nel GP di Ungheria, hanno avuto le ali, tutti tranne Perez. Così, la strategia ha consentito a Verstappen di cogliere un successo storico, quasi insperato, considerando che partiva dalla decima casella in griglia.

GP di Un Ungheria: Ferrari voto 2

La Ferrari è stata la squadra meno in palla oggi nel GP di Ungheria, quella meno risoluta nel prendere le decisioni giuste. Con Leclerc è stata buttata all’aria una vittoria, ma anche il podio è saltato con Sainz, che è stato battuto nel finale da Hamilton. Mettere la gomma bianca al monegasco è stato l’equivalente di un suicidio sportivo.

Hamilton voto 9

Quando tutti dicono che il tuo compagno di team è più veloce di te e sigla anche la pole position, batterlo la domenica è la migliore delle risposte. Sono due volte che Hamilton arriva davanti a Russell in due gare consecutive che la Mercedes va a podio con entrambi i piloti. La classe di un campione non si discute, mai!

 Verstappen voto 8

Si, lo sappiamo, per quello che è riuscito a fare meriterebbe un 10, ma quell’errore gli riduce di 2 punti il voto finale. Fino a quel testacoda, Verstappen nel GP di Ungheria, era stato perfetto. Dopo anche fortunato. A Leclerc non è andata così bene nello scorso GP, e non è sempre vero che la fortuna aiuta gli audaci, ma in Ungheria si.

Alonso voto 8

Vedere un pilota di 41 anni, con 2 mondiali in bacheca vinti contro un certo Michael Schumacher, lottare con tanto accanimento contro un compagno di squadra sempre meno riconoscente è roba d’altri tempi. Alonso oggi ha vinto il confronto con Ocon con la sua tenacia, ed un talento che gli consente di sfruttare al massimo la sua monoposto. Si parla di un passaggio all’Aston Martin, se trovasse una monoposto competitiva potrebbe ancora dire la sua. E’ un highlander che non teme il confronto con le nuove generazioni.

Leclerc voto 7

Leclerc è velocissimo, corretto, e rispettoso, forse anche troppo, non voleva le bianche, l’aveva capito che non erano le gomme giuste, e allora avrebbe dovuto farsi sentire. Per vincere un mondiale deve prima mettere le cose in chiaro, con tutti. Con Sainz, che vuole essere una prima guida, e poi con il team che lo penalizza con strategie sempre più inadeguate.  Cosa avrebbe fatto al posto suo Alonso? O lo Schumacher dei bei tempi? Per vincere un mondiale non basta il talento, ci vuole anche la cattiveria, agonistica s’intende, quella che non manca a Verstappen. L’olandese corre da leader indiscusso da capitano del team e, se serve, detta anche le strategie. Leclerc le subisce, e questo non va bene, soprattutto se poi si rivelano fallimentari.

Perez voto 4

Perez oggi ha corso una gara facendo il minimo sindacale e, per demerito degli altri, è bastato. Ma in Ungheria il messicano non è mai apparso competitivo, e il confronto con Verstappen è stato impietoso. Da quando ha osato alzare la testa, mettendosi tra i piloti ipoteticamente in lizza per il mondiale, è iniziata la sua fase calante. Forse ha attirato troppa pressione su di sé e non riesce a gestirla. Fatto sta che nel GP di oggi si è vista tutta la differenza con un fuoriclasse come Verstappen.

Vettel voto 6

A fine stagione lascia la F1, ha altre priorità, e lo capiamo, ma Vettel in Ungheria ha comunque concluso a punti con una vettura poco competitiva. Si è impegnato, ha lottato, ed ha anche aiutato i meccanici nelle qualifiche per rimettere a posto la sua vettura. Già ci manca, ma intanto fino al termine della stagione, siamo sicuri che darà il suo contributo alla squadra.

Norris voto 7

Oggi ha corso un’altra gara lontano dal podio, dalle posizioni che contano, e che si era abituato a frequentare, ma Lando Norris ha chiuso con un ottimo settimo posto. Con una monoposto all’altezza sarebbe a battagliare con Russell e Leclerc, ma per adesso è costretto a guardarli da lontano. Intanto, mette sempre più distanza tra sé ed un Ricciardo che appare sempre più in ombra al cospetto dell’inglese.

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