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Ford Mustang 2.3 EcoBoost: la prova su strada

Abbiamo provato la muscle car di Ford con il motore da 2,3 litri sovralimentato ed il cambio manuale

Da quando è sbarcata in Europa portando in dote anche un nuovo retrotreno Multilink, più consono alle esigenze degli automobilisti del Vecchio Continente, la Ford Mustang è stata da subito una spina nel fianco per le sportive europee, perché unisce il blasone di un modello che ha fatto storia, ad un listino decisamente concorrenziale. L’abbiamo guidata nella versione spinta dal 2.3 EcoBoost con il cambio manuale a 6 rapporti, quella più essenziale, ma non per questo meno interessante.

Esterni: passano gli anni ma rimane sempre intrigante

La Mustang è la Mustang, potrebbe fare brand a sé, ed in effetti in parte è così, perché ci sono strutture con addetti alla vendita preparati in maniera specifica per presentarla come si conviene alla regina delle muscle car. Se la incontri per strada ti giri a guardarla, ti colpisce dritto al cuore, e poi ti trattiene lo sguardo con i tanti particolari. Il lungo cofano anteriore è un marchio di fabbrica, e le prese d’aria arrivate in occasione del restyling lo rendono più grintoso. Inoltre, con quello sguardo da squalo all’anteriore, il design retrò dei gruppi ottici al posteriore, e lo stemma specifico, è unica nel suo genere. Niente è lasciato al caso, e nella livrea nera dell’esemplare del test è ancora più cattiva con quell’accenno di spoiler al posteriore e quell’aria dark alla Johnny Cash.

Interni: c’è tutto, ma dietro si sta scomodi

La plancia old style impreziosita con elementi moderni, quali la strumentazione digitale e lo schermo del sistema d’infotainmet capace di riproporre le icone delle applicazioni più utilizzate sullo smartphone, è un esempio di come tradizione e innovazione possano andare a braccetto. Il posto di guida è comodo, e con la scomparsa della gobba sul cofano adesso non bisogna alzare troppo il sedile per cercare di capire dove finisca l’anteriore; di conseguenza, il grande volante non finisce a ridosso delle gambe come capitava nella modello pre-restyling.

L’ambiente è caldo, accogliente, sportivo, ma lo spazio a bordo non è così ampio come si potrebbe pensare vedendola da fuori, infatti dietro possono accomodarsi senza rinunce solamente due bambini, perché basta superare il metro e settanta centimetri di statura per desiderare più libertà per le gambe e per la testa. In compenso il bagagliaio è ampio, 408 litri, anche se l’accessibilità non è il suo forte, ma stiamo sempre parlando di una coupé, per cui qualche rinuncia è accettata in cambio di un fascino inarrivabile.

Al volante: basta prenderci le misure per divertirsi in sicurezza

Lunga quasi 4 metri ed 80 centimetri, la Mustang non è certo l’auto più agile tra le curve in un percorso misto-stretto; inoltre, il cofano sembra infinito e questo comporta una certa abitudine ad avere il giusto colpo d’occhio, anche nelle guida in città e nei parcheggi. Ma una volta che si è entrati nel mood a stelle e strisce, l’affascinante coupé Ford ripaga con una stabilità che può essere messa in discussione solamente con l’acceleratore, mediante uno sterzo preciso, ed attraverso un propulsore da 290 CV e 440 Nm di coppia sempre pronto e con un sound coinvolgente, seppur dal timbro dal sapore artificiale.

Certo, la massa è importante, e in discesa bisogna tenerne conto, perché in frenata potrebbe ondeggiare quando si guida con piglio sportivo, ma in generale la Mustang 2.3 è un’auto che collabora con il conducente, e perdona anche qualche errore di valutazione. Poi, se si vuole stringere amicizia con il gommista basta selezionare la funzione che blocca le ruote anteriori per fare fumo con le posteriori, ma si consiglia di provarla solo in pista, così come quella per partire a razzo. Rispetto al modello precedente è scesa di potenza ed è aumentata di coppia; poco male, si paga meno di superbollo e si ha una risposta più pronta in ripresa.

Il cambio manuale a 6 marce si lascia utilizzare con una buona rapidità e la spaziatura dei rapporti è apprezzabile, certo, il 10 marce automatico è veramente un ottimo elemento da prendere in considerazione, ma se si vuole guidare alla vecchia maniera il manuale è una scelta imprescindibile. Se si tiene conto dei limiti relativi al peso ed alle dimensioni, la Mustang diventa più efficace di quanto si possa supporre tra le curve, mentre nei viaggi regala un comfort di alto livello. Non è la 5.0 tutta sound e motore, ma si fa apprezzare ed è decisamente più ragionevole a livello di consumi e costi di gestione. A proposito di percorrenze, se si tiene un’andatura ragionevole consente anche di percorrere anche 12-13 km/l, ma se si pesta sul gas ecco che è un attimo scendere sotto gli 8 km/l.

Prezzo: 43.000 euro

Per una Mustang Fastback 2.3 EcoBoost occorrono 43.000 euro, una cifra più che ragionevole considerata l’aura leggendaria che circonda la sportiva made in USA, quasi un prezzo da saldo per un’auto tanto carismatica quanto ricca di contenuti.

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