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F1 GP del Brasile: testa a testa

Analizziamo l’andamento del weekend di gara per vedere il rendimento di ogni pilota in confronto al proprio compagno di squadra

Scopriamo come è andata la gara nella gara in occasione del GP del Brasile di F1, con la nostra rubrica testa a testa, che analizza il confronto tra compagni di squadra.

Hamilton VS Bottas: Valtteri si difende ma Hamilton è strepitoso

Miglior tempo nelle prove che precedono la sprint qualifying, recupero da record nella gara breve introdotta dalla FIA in questa stagione, e poi vittoria sontuosa in gara, il tutto con sorpassi irresistibili anche quando gli altri hanno tentato difese al limite del regolamento. Lewis Hamilton in Brasile ha mostrato a tutti che un campione non diventa tale per caso, e Bottas con un protagonista del genere ha potuto fare solamente la comparsa. Nella sprint qualifying ha centrato l’obiettivo bloccando Verstappen, ma poi in gara si è fatto superare da entrambe le Red Bull al primo giro, salvo recuperare una posizione con le strategie, alla fine ha portato a casa un podio che non è male con il quarto posto di Perez, ma nel GP non è stato irresistibile ed Hamilton ha dovuto fare tutto da solo.

Verstappen VS Perez: l’olandese volante è di un’altra pasta e si vede

Ci ha provato fino alla fine Verstappen, ha tentato di bloccare Hamilton con ogni mezzo a disposizione, ma alla fine ha dovuto arrendersi allo strapotere velocistico della Mercedes. Certo, non è stato il massimo della simpatia con il tocco dell’ala della vettura di Hamilton, e con quella cattiveria agonistica che ha tenuto con il fiato sospeso tutti nelle fasi conclusive del GP, la doppia onda è tanto pericolosa quanto antisportiva, ma l’olandese vuole il titolo e fa tutto quello che può per salvaguardare il vantaggio in classifica, per cui bisogna capirlo e comprendere che è grazie a lui se la stagione in corso è così combattuta. Perez ha appreso subito i dettami della Red Bull: difesa ad oltranza e tutto l’appoggio possibile al suo leader Max. Il messicano ha corso con tutto l’impegno possibile ed è riuscito anche a togliere il giro veloce ad Hamilton, meglio di Bottas nel complesso quando c’è da sporcarsi le ruote. Certo Verstappen è di un’altra categoria, ma non lo scopriamo in Brasile.

Leclerc VS Sainz: Charles in gara tira fuori l’orgoglio ma Sainz è tosto

Ha subito la passione di Sainz, ha subito quello stare dietro in qualifica e nella sprint qualifying, Leclerc, tanto da lamentarsi del suo rendimento pubblicamente, poi, in gara, ha sfoderato tutto il suo talento e tutta la cattiveria agonistica possibile per rimettersi davanti allo spagnolo. Per fortuna Carlos è un tipo intelligente, altrimenti oggi staremo parlando di disastro Ferrari. Quindi, per par condicio diciamo che i due hanno avuto una sorta di pareggio agonistico nel weekend, ma, a ben vedere, Sainz merita la vittoria finale nel confronto con Leclerc, perché nessuno pensava ad inizio stagione che potesse tenergli testa in questo modo.

Norris VS Ricciardo: Lando vince ma la McLaren non convince

Ormai il divario tra Norris e Ricciardo si è assottigliato, quasi azzerato, ma nel frattempo la McLaren è diventata meno competitiva, tanto che adesso la Ferrari è avanti e ha messo una seria ipoteca per il mondiale degli altri, quello dei team che inseguono i primi due, anche se sia Ferrari che McLaren vorrebbero e dovrebbero competere per altri traguardi. I risultati finali in Brasile vedono Lando davanti a Ricciardo, una magra soddisfazione con Ferrari, Alpha Tauri ed Alpine davanti alle due monoposto orange.

Gasly VS Tsunoda: il francese continua ad essere irraggiungibile

Non c’è niente da fare, nelle posizioni che contano, ovviamente tolti i primi 4 posti, di solito appannaggio di Mercedes e Red Bull, c’è Gasly, che in Brasile è arrivato settimo, correndo con intelligenza e mostrando, ancora una volta il proprio talento e la propria concretezza. Tsunoda si è difeso nelle qualifiche, poi però è arrivato dietro, comunque sempre ad una certa distanza dal suo compagno di squadra, nonostante un processo d’apprendimento nei confronti della F1 che continua.

Alonso VS Ocon: la spunta Ocon ma Nando combatte

Alonso è sempre un bel vedere in pista, magari non sempre fortunato, ma comunque veloce e tosto nei duelli, Ocon però in Brasile, nel complesso, ha portato più punti all’Alpine, per cui in questo weekend si merita la vittoria interna nel team. Una bella coppia di piloti, equilibrata e ben assortita con un driver costante e consistente ed un campione pronto a sfruttare una nuova occasione. Quando davanti i pretendenti al mondiale si prendono la scena però è difficile farsi notare, se non nel confronto infinito con Hamilton iniziato nel 2007.

Vettel VS Stroll: vince Vettel ma senza brillare

Parliamo di Vettel per la battuta a fine gara sulla voglia di toccare le ali di Hamilton, e questo la dice lunga sul suo operato, onesto, ma poco brillante nel corso del weekend brasiliano. Certo, l’Aston Martin non l’ha aiutato, ma ci piacerebbe vedere Vettel lottare per ben altre posizioni. Comunque, Stroll non ha fatto meglio, per cui è bastato poco a Vettel per prendersi la vittoria interna nella sua squadra. Una magra soddisfazione per il tedesco che vede un’altra stagione poco brillante avviarsi alla conclusione.

Raikkonen VS Giovinazzi: una doppia sconfitta

Lampi di classe di Antonio, guida arrembante di Kimi e scontro tra i due a suggellare una stagione che per l’Alfa Romeo si avvia ad una mesta conclusione. L’annuncio di un nuovo pilota al posto dell’italiano è la conferma che i nostri sospetti degli ultimi tempi erano fondati, ed è triste pensare che una nazione con due GP non abbia un pilota titolare in F1, per altro in un team con il Marchio del Biscione. Ma a volte il marketing vince su tutto, e così dobbiamo prenderne atto, per cui in questo duello in Brasile possiamo dire che hanno perso entrambi, ma ha perso anche l’Alfa Romeo, e la F1.

Latifi VS Russell: una vittoria inaspettata di Latifi

Semplicemente per il fatto che sia riuscito a stare davanti a Russell in qualifica e nella sprint qualifying, Latifi merita la vittoria nel duello interno con il nuovo talento inglese. In gara sono state ristabilite le gerarchie, ma poco importa, il pilota Williams merita questo confronto in Brasile per il morale e magari può trovare nuove motivazioni per le ultime gare.

Mazepin VS Schumacher: si alternano nelle due gare per un pareggio

Nella gara breve è Schumi jr. a stare davanti, in quella convenzionale le posizioni si invertono ma alla fine i due pareggiano quella che è la gara nella gara, come abbiamo ricordato più volte. Continuano ad imparare e magari l’anno prossimo potranno fare tesoro di questa esperienza.

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