L'ex ministro denuncia il furto dell'auto, ma la vettura era parcheggiata dove l'aveva lasciata

L'ex senatore Carlo Giovanardi denuncia il furto della sua auto a Castelvetro, ma si scopre che era dove l'aveva lasciata. Una vicenda surreale

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 5 mag 2025
L'ex ministro denuncia il furto dell'auto, ma la vettura era parcheggiata dove l'aveva lasciata

Una vicenda singolare, tra distrazione e ironia, ha visto protagonista l’ex senatore Carlo Giovanardi, che ha vissuto un episodio curioso a Castelvetro di Modena. Convinto di essere vittima di un furto, l’ex ministro ha denunciato la scomparsa della sua Audi grigia, solo per scoprire, due giorni dopo, che l’auto era esattamente dove l’aveva parcheggiata.

Denuncia la sparizione dell’auto

L’episodio risale al 30 aprile 2025, quando Giovanardi, dopo aver trascorso un pranzo conviviale con amici nel centro storico del comune modenese, si è accorto di non riuscire più a trovare la propria vettura. In preda a un evidente smarrimento, l’ex senatore ha immediatamente raggiunto la caserma dei carabinieri per sporgere una denuncia furto auto. “Ho controllato tutte le vie del centro senza trovare traccia della mia Audi grigia”, ha raccontato successivamente, descrivendo la frustrazione provata in quei momenti.

La segnalazione ha subito attivato la macchina dei soccorsi. Le autorità locali si sono messe all’opera, avviando una ricerca capillare per rintracciare il veicolo apparentemente scomparso. Tuttavia, dopo oltre 48 ore di indagini, la verità si è rivelata sorprendente: nessun furto era stato commesso. La macchina era semplicemente rimasta nel punto esatto in cui era stata lasciata dal suo proprietario.

A fare chiarezza sull’accaduto è stato il sindaco di Castelvetro, Federico Poppi, che ha dichiarato: “Il veicolo è stato ritrovato esattamente nel luogo in cui era stato parcheggiato dal senatore stesso”. Una precisazione che, secondo il primo cittadino, si è resa necessaria per tutelare l’immagine del territorio, ribadendo che Castelvetro rimane un comune sicuro e accogliente.

Un errore ammesso con autoironia

Preso atto dell’evidente dimenticanza, Carlo Giovanardi ha ammesso l’errore con un tocco di autoironia: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ha poi aggiunto, scherzando, che l’auto doveva essere così ben nascosta da rendere difficile persino alle autorità individuarla. L’episodio, che ha causato una mobilitazione notevole, si è concluso fortunatamente con un sorriso, trasformandosi in una lezione sull’importanza di verificare accuratamente prima di saltare a conclusioni affrettate.

La storia, oltre a essere curiosa, ha suscitato l’attenzione dei media e dei cittadini, offrendo uno spunto di riflessione sulla rapidità con cui, talvolta, si può passare dal sospetto alla certezza senza le dovute verifiche. L’intervento tempestivo delle autorità e il chiarimento del sindaco hanno contribuito a risolvere la situazione, evitando che il caso assumesse proporzioni maggiori.

Alla luce di quanto accaduto, è interessante notare come episodi simili possano mettere in evidenza non solo la vulnerabilità umana, ma anche la necessità di affrontare con maggiore calma e razionalità situazioni che, inizialmente, possono sembrare più gravi di quanto non siano realmente. La vicenda dell’auto rubata che non era stata affatto rubata resterà probabilmente un aneddoto divertente nella memoria collettiva di Castelvetro, un piccolo comune che ha dimostrato efficienza e prontezza anche in una circostanza così inusuale.

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