BYD responsabilità totale dell'azienda in caso di incidente per guida autonoma

Scopri come BYD rivoluziona il parcheggio autonomo con la tecnologia L4 e una garanzia senza precedenti che tutela i clienti da ogni danno, senza costi aggiuntivi

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 13 lug 2025
BYD responsabilità totale dell'azienda in caso di incidente per guida autonoma

Il futuro della mobilità si gioca sul terreno della tecnologia e della sicurezza, e a guidare questa rivoluzione è BYD, il colosso cinese dell’automotive che ha deciso di alzare l’asticella dell’innovazione automotive. La casa asiatica ha appena presentato un sistema di parcheggio autonomo di livello 4, capace di gestire in totale autonomia tutte le fasi di parcheggio, anche nei contesti più complessi, liberando il conducente da ogni responsabilità e intervento. Ma la vera svolta è rappresentata dall’introduzione di una garanzia totale che copre danni materiali e lesioni personali in caso di incidente durante la manovra automatica: una mossa senza precedenti che promette di cambiare per sempre il rapporto tra automobilista e tecnologia.

La piattaforma rivoluzionaria

Il cuore pulsante di questa rivoluzione è la piattaforma God’s Eye, lanciata nell’aprile 2025, che rappresenta la sintesi degli enormi investimenti in ricerca e sviluppo sostenuti da BYD. Oltre 5.000 ricercatori sono coinvolti in un progetto che si avvale della più grande piattaforma cloud cinese dedicata alla guida autonoma. La “visione divina” del sistema non è solo una metafora: la piattaforma è in grado di analizzare in tempo reale l’ambiente circostante grazie a una combinazione di sensori e intelligenza artificiale, portando la sicurezza e la precisione delle manovre a livelli mai visti prima.

La nuova funzione di parcheggio autonomo è disponibile sulle versioni B e C della piattaforma God’s Eye, grazie a un aggiornamento OTA (Over The Air) che consente di installare le ultime innovazioni senza dover passare dall’officina. L’utente può scegliere tra tre diverse velocità di manovra, adattando il comportamento dell’auto alle esigenze specifiche di ogni situazione, dal parcheggio in spazi angusti ai contesti più trafficati. Questa flessibilità rende la tecnologia accessibile e sicura anche per chi non ha grande dimestichezza con i sistemi di assistenza avanzata.

Garanzia totale

Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’offerta BYD è la garanzia totale che l’azienda offre ai propri clienti in caso di incidente durante il parcheggio autonomo. Se il sistema dovesse commettere un errore, il costruttore si impegna a coprire integralmente ogni danno materiale e ogni eventuale lesione personale, sollevando completamente l’automobilista da qualsiasi responsabilità. Questa copertura, al momento disponibile solo in Cina, rappresenta un unicum nel panorama mondiale e potrebbe costituire un punto di svolta anche per i mercati internazionali, soprattutto in paesi dove il costo delle polizze assicurative è particolarmente elevato.

Dal punto di vista tecnico, la piattaforma God’s Eye si articola in tre livelli: la versione A, destinata ai modelli top di gamma, è equipaggiata con tre sensori LiDAR per una percezione tridimensionale dell’ambiente circostante; la versione B, di fascia media, dispone di un solo LiDAR; mentre la versione C, pensata per i modelli più economici, si affida esclusivamente a telecamere e radar. È proprio questa ultima versione a rendere la tecnologia di livello 4 accessibile anche a veicoli dal prezzo estremamente competitivo come la Seagull, la citycar di BYD che costa meno di 10.000 euro e che ora può vantare un sistema di parcheggio autonomo tra i più avanzati sul mercato.

Voglia di primeggiare

La strategia di BYD mira chiaramente a superare i principali concorrenti, primo fra tutti Tesla, che attualmente offre sistemi di parcheggio automatico che richiedono ancora la supervisione del conducente e che non includono coperture assicurative specifiche. La scelta di BYD di escludere le compagnie assicurative dal processo di risarcimento, gestendo direttamente eventuali sinistri, rappresenta un elemento di forte differenziazione e potrebbe influenzare le strategie di tutto il settore.

Non si tratta solo di tecnologia, ma di una vera e propria ridefinizione del rapporto tra utente e automobile. Nei prossimi mesi, la piattaforma God’s Eye riceverà un nuovo aggiornamento OTA che andrà a perfezionare ulteriormente le funzioni di parcheggio autonomo, ma anche a migliorare l’esperienza di guida complessiva e la percezione di sicurezza a bordo. Resta da vedere se questa evoluzione tecnologica porterà presto all’introduzione di sistemi di guida autonoma di livello 4 anche per la circolazione in ambito urbano e autostradale, aprendo la strada a una mobilità sempre più intelligente, sicura e alla portata di tutti.

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