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EV Day Stellantis: la nuova gigafactory italiana sarà a Termoli

Riflettori puntati sulla maxi strategia di riposizionamento “zero emission”: cinque complessi (tre in Europa, due negli USA) di produzione batterie, i futuri modelli 100% elettrici, le tecnologie di accumulo, l’economia circolare.

Il futuro all’insegna della e-mobility secondo Stellantis è qui, e si articola su un maxi-programma strategico che prevede quattro piattaforme ad hoc, dedicate ad una nuova lineup di veicoli elettrici fra 500 ed 800 km di autonomia, la realizzazione – per la fine di questo decennio – di cinque gigafactory da più di 260 GWh di capacità totale, che saranno completate entro il 2030. Ed una sorpresa: la costruzione a Termoli (e non a Mirafiori né a Melfi, dunque; nello stabilimento potentino è stato in ogni caso di recente annunciato che vi verranno prodotte 4 nuove auto elettriche) di un “hub” per la produzione di batterie, cioè la terza fabbrica dopo quelle in Francia ed in Germania.

Le restanti due saranno localizzate negli USA. Di più: in materia di evoluzione delle tecnologie di alimentazione, uno dei punti-chiave illustrati dai vertici del Gruppo riguarda nuovi programmi di sostenibilità per le batterie stese, che riguarderà riparazione, rigenerazione, reimpiego e riciclo. E si attende il 2026 per la presentazione dei sistemi di accumulo solid-state. Ecco, in estrema sintesi, l’anticipazione da parte di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, registrata in occasione dell’apertura dell’EV Day, indetto dalla nuova “big Alliance” tra Fca e Psa per illustrare le linee-guida del Gruppo verso l’elevata elettrificazione.

https://www.autoblog.it/post/stellantis-rilancio-dei-marchi-e-mobilita-sostenibile

 30 miliardi di euro

Sul tavolo dei progetti hi-tech rivolti ad evolversi verso un’identità “zero emission”, Stellantis mette 30 miliardi di euro: un investimento che sarà spalmato nell’arco di 5 anni, e servirà non solamente a definire un’identità corporate via via più elettrica, ma anche in ottica di una riorganizzazione strategica: in questo modo, ciascuno dei marchi che fanno capo a Stellantis possiederà un proprio riposizionamento sul mercato.

“Pronti alla nuova e-mobility”

Ciò che emerge dall’EV Day di Stellantis, e che viene ribadito dal top management del Gruppo, è un messaggio concreto: il pubblico, inteso come collettività (leggi clienti) è pronto per adottare auto ad elevata elettrificazione senza che le abitudini di impiego debbano essere per questo modificate, come puntualizza il responsabile Vendite e Marketing di Stellantis Thierry Koskas, il quale aggiunge, in termini di calendario e di spese di gestione che andranno gradualmente a calmierarsi, che “Entro il 2026 il costo complessivo di esercizio corrisponderà a quello delle auto a combustione, e senza che per questo siano necessari nuovi incentivi pubblici”.

L’evoluzione a zero emissioni marchio per marchio

Di seguito, ecco quanto indicato dai “piani alti” di Stellantis in merito alle strategie di sviluppo verso nuove lineup a basse (o del tutto assenti) emissioni di CO2 allo scarico.

  • Fiat. Non sorprende nessuno il cambio di prospettiva del principale Costruttore italiano: dopo l’”antipasto” offerto alle versioni Hybrid di Fiat Panda e Fiat 500, e con quest’ultima che nel 2020 ha dato il “la” allo sviluppo dell’alimentazione elettrica (e “democratica”) per Fiat (con Nuova 500, modello “zero emission” più venduto in Italia nel primo trimestre 2021), l’avvenire prenderà questa direzione. La timeline si conosce, adesso: Olivier François, “numero uno” di Fiat, annuncia che fra il 2023 ed il 2024 tutti i modelli in gamma possiederanno una propria declinazione elettrica. Sempre dal 2024, l’adozione della propulsione “zero emission” interesserà anche Abarth, che assumerà un’immagine di marchio interamente a batteria, e la gamma dei veicoli commerciali che sarà interamente elettrificata (compresa l’alimentazione fuel cell a idrogeno). Resta da vedere quando, effettivamente, Fiat rinuncerà (e lo farà in maniera graduale, c’è da scommetterci) ai motori termici: in questo senso, François stima che ciò avverrà fra il 2025 ed il 2030, quindi entro la fine del presente decennio, “Quando i prezzi delle auto elettriche saranno in linea con quelli delle vetture a combustione”;
  • Alfa Romeo. Anche il “Biscione” – posto nel gruppo dei “marchi premium” di Stellantis, insieme a Lancia e DS – sarà interessato da una nuova immagine a zero emissioni. Per il 2024 si attende il lancio del primo modello ad alimentazione interamente elettrica (è possibile, a questo proposito, ipotizzare che si tratterà di una declinazione “alla spina” del compact-SUV il cui assemblaggio avverrà a Tychy, in Polonia). Il nome del marchio in ogni caso resterà immutato: niente “Alfa e-Romeo” sullo stemma, per dire. Se mai, questa indicazione era stata adottata dai vertici del Gruppo per sottolineare l’importante evoluzione di Alfa Romeo all’insegna della e-mobility;
  • Jeep. Il “brand” che già annovera nel proprio portfolio di prodotti ben quattro declinazioni ibride plug-in, evolverà entro metà del decennio verso l’alimentazione 100% elettrica per tutte le fasce di mercato, ferme restando le irrinunciabili peculiarità di disimpegno nelle condizioni di guida in fuoristrada. In occasione dell’EV Day, Jeep ha svelato in anteprima assoluta le prime immagini Grand Cherokee 4xe, cioè la configurazione ibrida ricaricabile dello “Sport Utility” di alta gamma: i dettagli tecnici saranno resi noti più avanti;
  • Peugeot. Il marchio che, per expertise tecnologica, è al centro dei programmi di elettrificazione per Stellantis (ruolo confortato anche dai risultati di vendita: la amministratrice delegata Linda Jackson osserva che, nel novero delle auto elettriche, Peugeot è al secondo posto in Europa), sarà interamente elettrificato – si intende in relazione alla gamma europea – entro il 2025. Dal punto di vista dello sviluppo hi-tech, Peugeot sarà incaricata di far debuttare il nuovo pianale modulare e-Vmp destinato ai futuri modelli elettrici;
  • Opel. Due importanti novità, più una notizia da molte parti attesa, da Russelsheim: la prossima lineup sarà, entro il 2028, interamente elettrica. Nel frattempo, Opel tornerà in Cina, ed entro il 2025 debutterà la interessante Opel Manta E, finora vista solamente in veste di prototipo;
  • Dodge e Ram. I marchi sportivi “a stelle e strisce” sono anch’essi destinati ad un futuro a batteria e che manterrà l’immagine della rispettiva produzione: nello specifico, i primi modelli 100% elettrici arriveranno nel 2024.

Quattro piattaforme dedicate

Basi di partenza” della futura produzione elettrica Stellantis saranno quattro pianali modulari, che differiranno tra loro in special modo per quanto riguarderà le dimensioni, i sistemi di propulsione (tre tipologie di motorizzazione) e due tecnologie di chimica per gli accumulatori. Nel dettaglio, i nuovi pianali – finalizzati a coprire tutte le fasce di mercato – saranno funzionali ad assicurare livelli di autonomia dei veicoli che li adotteranno compresi fra 500 km ed 800 km.

  • Stla Small, fino a 500 km di autonomia;
  • Stla Medium, fino a 700 km di autonomia;
  • Stla Large, fino a 800 km di autonomia;
  • Stla Frame, fino a 800 km di autonomia.

Tre sistemi di motorizzazione

Sotto al cofano, la futura produzione elettrica Stellantis conterà su tre tipologie di motori Edm-Electric Drive Module, reciprocamente abbinabili per rispondere ad esigenze di versatilità e flessibilità di impiego (vale a dire che serviranno per la realizzazione di modelli a trazione anteriore, posteriore e integrale, oltre al fatto che potranno servire anche per le unità elettriche di vetture ibride plug-in), e con attenzione sull’efficienza (si punta ad arrivare a meno di 12 kWh di consumo energetico per 100 km):

  • Edm #1, da 95 CV di potenza e 400V di tensione nominale;
  • Edm #2, con potenze comprese fra 170 CV e 245 CV e 400V;
  • Edm #3, con livelli di potenza fra 204 CV e 449 CV e 400V-800V di tensione.

Le batterie

Per l’alimentazione, osservano i responsabili tecnici di Stellantis, la futura gamma elettrica conterà su sistemi di accumulo con capacità compresa fra 37 kWh e più di 200 kWh, e la possibilità – permessa dall’obiettivo modulare del programma – di ottenere diversi livelli di efficienza anche nella stessa fascia di mercato. Per restare in ambito hardware hi-tech, Stellantis adotterà due tecnologie chimiche basate sugli ioni di litio: “Nickel-based” (destinata ai veicoli che necessiteranno di più energia) e “Nickel-cobalt free”, entrambe accomunate dal layout delle celle. Per il 2026, inoltre, si attende l’arrivo della tecnologia “solid state”.

Importante anche l’aspetto legato al software: in virtù di una strategia di connettività che si avvale di una partnership con Foxconn, Stellantis adotterà un sistema di gestione dell’auto elettrica per clienti privati, professionali, aziende e società di gestione flotte, che avranno a disposizione soluzioni di ricarica (provenienti da fonti rinnovabili) dedicate e smart grid (installazione di nuove colonnine con Free2Move eSolutions ed Engie EPS).

Sostenibilità delle tecnologie di accumulo

Sulla scorta di quanto già in funzione a Russelsheim, Stellantis ha in programma il ricorso anche ad un progetto di economia circolare per le batterie: dunque tutto ciò che concerne il dopo-seconda vita degli accumulatori, che consiste nel riciclo delle materie prime finalizzato al loro re-impiego per la produzione di nuove batterie, il che – si stima – apporterà sostanziali vantaggi in termini di impiego delle risorse e spese per la logistica, oltre ad un significativo apporto in sostenibilità. Tutto è finalizzato all’aumento della domanda: nel quinquennio 2025-2030 il fabbisogno annuo raddoppierà da 130 GWh a 260 GWh, grazie alle cinque gigafactory di cui si faceva cenno in apertura e che, si prevede, garantiranno una capacità complessiva di 190 GWh (Europa) e 70 GWh (Stati Uniti).

I nuovi slogan dei marchi Stellantis

Durante l’illustrazione dei programmi “green” del Gruppo, sono stati presentati i “claim” che accompagneranno ogni marchio verso l’elettrificazione: una sorta di messaggio d’intenti che riassume la rispettiva nuova immagine.

  • Abarth: “Heating up People, but not the Planet” (“Riscalda le persone, ma non il Pianeta”);
  • Alfa Romeo: “From 2024, Alfa becomes Alfa e-Romeo” (“Dal 2024, Alfa diventerà ‘Alfa e-Romeo’”, inteso come mission, non come “logo” dell’azienda);
  • Chrysler: “Clean technology for a New generation of families” (“Tecnologia pulita per una nuova generazione di famiglie”);
  • Citroen: “Citroen Electric: Well-being for All!” (“Citroen elettrica: benessere per tutti!”);
  • Dodge: “Tear up the streets… Not the Planet!” (“Aggredire la strada, ma non il Pianeta”);
  • DS: “The Art of travel, magnified” (“L’arte del viaggio, enfatizzata”);
  • Fiat: “It’s only Green when it’s Green for all” (“Il ‘verde’ è tale quando è così per chiunque”);
  • Jeep: “Zero emission Freedom” (“Libertà a zero emissioni”);
  • Lancia: “The most elegant way to protect the Planet” (“Il modo più elegante per proteggere il Pianeta”);
  • Maserati: “The best in Performance, Luxury, Electrified” (“Il meglio nel lusso ad alte prestazioni ed elettrificato”);
  • Opel-Vauxhall: “Green is the New Cool” (“Green è il nuovo concetto di ‘Cool’”);
  • Peugeot: “Turning Sustainable mobility into Quality time” (“Evolvere la mobilità sostenibile in qualità di tempo”);
  • Ram: “Built to serve a Sustainable Planet” (“Costruite per servire un Pianeta sostenibile”);
  • Veicoli commerciali: “The Global leader in e-Commercial vehicles” (“Il leader globale nel settore dei veicoli commerciali”).

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