In Italia, ogni 100 auto nuove si vendono 192 usate
Il mercato dell'usato cresce: 192 auto usate ogni 100 nuove, +3,9% a giugno. Boom moto e ibride, radiazioni in calo, elettriche in lieve aumento
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Nel primo semestre dell’anno, il mercato dell’usato in Italia si conferma come protagonista assoluto del settore automobilistico, superando di gran lunga le performance del nuovo e delineando tendenze di mobilità sempre più orientate verso la praticità e il risparmio. I dati più recenti elaborati dall’ACI mostrano una crescita significativa che interessa non solo le auto usate, ma anche altri segmenti come le moto usate, mentre la rottamazione e le radiazioni di veicoli sembrano segnare il passo. Analizziamo in dettaglio i numeri e le dinamiche che stanno plasmando questo scenario in continua evoluzione.
Tanti passaggi di proprietà
Nel solo mese di giugno, sono stati registrati oltre 360.700 passaggi di proprietà, un dato che segna un incremento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento non è un episodio isolato, ma rappresenta la conferma di una tendenza che si sta consolidando da diversi mesi: sempre più italiani scelgono la via dell’usato per soddisfare le proprie esigenze di mobilità, preferendo soluzioni economiche e immediate rispetto all’acquisto di veicoli nuovi.
La crescita del mercato dell’usato è ancora più evidente se si considera il rapporto tra veicoli di seconda mano e nuove immatricolazioni: per ogni 100 auto nuove, vengono venduti ben 192 veicoli usati. Questo dato mette in luce la netta predominanza delle auto usate e la loro capacità di intercettare una domanda sempre più attenta ai costi di gestione e all’accessibilità.
Le usate volano
Interessante è anche l’analisi per segmenti. Le auto usate hanno fatto segnare un incremento dell’1,7%, ma il vero boom riguarda le moto usate, che hanno registrato un sorprendente +13,7%. Questo balzo evidenzia una rinnovata passione degli italiani per le due ruote di seconda mano, spinte sia da esigenze di mobilità urbana sia da un desiderio di svago e libertà.
In controtendenza rispetto al dinamismo delle compravendite, il dato sulle radiazioni mostra una diminuzione complessiva del 5,2%, che si accentua fino all’8,8% se si considerano solo le automobili. Questa flessione suggerisce che gli automobilisti italiani preferiscono mantenere in circolazione i propri veicoli più a lungo o ricorrere all’acquisto di usato piuttosto che procedere alla rottamazione. Il risultato? Un progressivo invecchiamento del parco circolante nazionale, con possibili ripercussioni anche in termini di sicurezza e impatto ambientale.
Situazioni alimentazioni
Sul fronte delle alimentazioni, la situazione rimane in parte tradizionale ma non mancano segnali di cambiamento. Diesel e benzina continuano a detenere la quota maggiore nelle preferenze degli acquirenti di usato, confermandosi punti di riferimento per chi cerca affidabilità e convenienza. Tuttavia, le nuove tecnologie stanno iniziando a guadagnare terreno: le ibride a benzina hanno raggiunto una quota di mercato del 9,6%, crescendo del 26,7% rispetto all’anno precedente. Anche le elettriche, seppur ancora marginali con una quota dell’1,1%, hanno visto un incremento del 25%, segno che la sensibilità verso soluzioni più sostenibili sta progressivamente aumentando anche tra chi sceglie il mercato di seconda mano.
Un ulteriore elemento di rilievo è rappresentato dai cosiddetti minipassaggi, ovvero le transazioni che coinvolgono concessionari e rivenditori. In questo ambito, il diesel resta la motorizzazione più diffusa, rappresentando il 43,4% delle operazioni, pur in calo rispetto al 48,1% dell’anno precedente. Questo dato testimonia un graduale spostamento delle preferenze verso altre tipologie di alimentazione, riflettendo le trasformazioni in atto nel panorama automobilistico nazionale.
Nel complesso, i numeri confermano che il mercato dell’usato non è solo una valida alternativa all’acquisto del nuovo, ma rappresenta anche un termometro delle scelte e delle tendenze di mobilità degli italiani. La ricerca di soluzioni pratiche, accessibili e sempre più attente all’ambiente guida le decisioni degli acquirenti, che mostrano una crescente apertura verso le ibride e le elettriche, pur senza abbandonare del tutto i tradizionali diesel e benzina. In questo scenario, il mercato di seconda mano si conferma dinamico, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di offrire risposte concrete alle esigenze di un pubblico eterogeneo e sempre più informato.
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