Cresce la rete di ricarica sulle autostrade italiane: i numeri
Cresce la rete di ricarica sulle autostrade italiane: più di 1.100 punti attivi, copertura in aumento e nuove sfide per la mobilità EV
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Negli ultimi anni, il panorama della mobilità elettrica in Italia ha vissuto una trasformazione profonda, spinta da una crescita esponenziale della rete di ricarica sulle principali arterie del Paese. L’accelerazione di questo sviluppo non solo testimonia la volontà di promuovere soluzioni di trasporto più sostenibili, ma segna anche un cambio di passo verso una nuova era della mobilità su quattro ruote. Il più recente report di Motus E fotografa un settore in piena espansione, con dati che parlano chiaro: al 30 giugno 2023, i punti di ricarica attivi sulle autostrade italiane hanno raggiunto quota 1.159, a cui si aggiungono ulteriori 49 postazioni in fase di attivazione.
Rispetto al passato
Il confronto con il passato rende evidente il salto di qualità compiuto dal sistema infrastrutturale italiano. Soltanto un anno fa, le colonnine presenti lungo le autostrade erano 963, mentre due anni fa si fermavano a 657. Questo significa che, in appena dodici mesi, si è registrato un incremento superiore al 20%, mentre rispetto a due anni fa il balzo è addirittura impressionante. Questi numeri non sono solo statistiche: rappresentano la risposta concreta alle esigenze di chi sceglie i veicoli elettrici per i propri spostamenti anche sulle lunghe distanze.
Un altro dato significativo riguarda la copertura delle aree di servizio: oggi il 45% delle aree autostradali italiane può vantare almeno una stazione di ricarica. Questo traguardo è particolarmente rilevante perché garantisce un livello di servizio adeguato a chi percorre le grandi direttrici del Paese, riducendo la cosiddetta “ansia da autonomia” e favorendo una transizione più serena verso la mobilità sostenibile.
Colonnine ad alta potenza
Ma non si tratta solo di quantità. L’evoluzione riguarda anche la qualità dell’offerta, con una presenza sempre più diffusa di colonnine alta potenza. Secondo il report, l’85% dei punti di ricarica sulle autostrade sfrutta la tecnologia in corrente continua, mentre il 62% delle postazioni supera i 150 kW di potenza. Questi dati sono fondamentali per chi affronta viaggi lunghi e necessita di ricariche rapide, paragonabili per tempistiche a una sosta tradizionale per il rifornimento di carburante.
L’espansione della rete di ricarica non si limita però alle aree di servizio tradizionali. Nei pressi delle uscite autostradali, entro un raggio di tre chilometri, sono disponibili ulteriori 2.527 punti di ricarica. Anche in questo caso, la tecnologia fa la differenza: il 59% delle colonnine è di tipo rapido e il 41% supera la soglia dei 150 kW, garantendo così una flessibilità d’uso elevata e la possibilità di pianificare viaggi senza lunghe attese.
Crescita evidente
Estendendo lo sguardo all’intero territorio nazionale, la crescita appare ancora più evidente. Sommando tutte le tipologie di strade, si contano oggi 67.561 prese di ricarica a uso pubblico, con un incremento di 10.569 unità nell’ultimo anno. Un dato che testimonia la volontà del sistema Italia di investire sulla mobilità elettrica e di offrire un servizio sempre più capillare agli automobilisti.
Tuttavia, non mancano le criticità. Gli esperti sottolineano come sia necessario proseguire e accelerare lo sviluppo infrastrutturale, soprattutto grazie ai fondi e alle linee guida del PNRR. Particolare attenzione va rivolta alle tratte autostradali secondarie e alle regioni del Sud, dove il ritardo rispetto al resto del Paese è ancora marcato. Colmare questo gap è essenziale per garantire pari opportunità di accesso alla mobilità elettrica su tutto il territorio nazionale.
Il confronto con altri Paesi
Anche nel confronto europeo, l’Italia mostra segnali incoraggianti ma deve ancora lavorare per raggiungere i livelli dei Paesi più avanzati come Germania e Olanda. Per accorciare le distanze sarà fondamentale puntare su una distribuzione omogenea delle infrastrutture e sull’adozione di tecnologie sempre più avanzate, che consentano di ottimizzare tempi e modalità di ricarica.
Il percorso verso una rete di ricarica completa ed efficiente è ancora lungo, ma i progressi registrati fino ad oggi dimostrano che l’Italia ha imboccato la strada giusta per diventare protagonista della rivoluzione elettrica nel settore dei trasporti. La crescita delle colonnine alta potenza, l’aumento dei punti di ricarica e l’impegno di realtà come Motus E sono segnali tangibili di un cambiamento in atto, che promette di rendere sempre più accessibile e conveniente la scelta di viaggiare a emissioni zero sulle autostrade italiane.
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