Il ritorno alla vita di un’Alfa Romeo 75 dimenticata da 19 anni [VIDEO]
Dopo 19 anni di abbandono in un fienile, una gloriosa Alfa Romeo 75 torna a ruggire: un tributo alla meccanica italiana e alla passione
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C’è un fascino tutto italiano nella riscoperta di un’auto d’epoca, soprattutto se si parla di Alfa Romeo. In questo video – una testimonianza sincera e vibrante – seguiamo il ritorno alla vita di un’Alfa Romeo 75, abbandonata per ben diciotto anni in un fienile polveroso. Non è una semplice rimessa in moto, ma un atto d’amore verso un’icona dimenticata del nostro motorismo.
L’auto, acquistata lo scorso anno, è stata portata in un cortile, dove è cominciata la fase di diagnosi e piccoli interventi. Nessuna restaurazione invasiva, nessuna corsa alla perfezione estetica: solo passione, chiavi inglesi e tanta pazienza. Ed ecco che, dopo alcuni tentativi e qualche colpo di frizione, il momento tanto atteso arriva. Con qualche borbottio iniziale, la vecchia Alfa riprende fiato. E poi, finalmente, il miracolo: il mitico motore bialbero si accende, vibrante, vivo, come se il tempo non fosse mai passato.
Ma cos’è che rende l’Alfa Romeo 75 così speciale?
Presentata nel 1985 per celebrare i 75 anni della Casa del Biscione, la 75 fu l’ultima Alfa a trazione posteriore costruita prima dell’acquisizione da parte di Fiat. Un dettaglio, questo, che la rende oggi un pezzo da collezione particolarmente ambito dai puristi. Il suo design spigoloso, tipico degli anni Ottanta, nasconde un’anima tutta sportiva. La gamma motori era ampia e affascinante: dal celebre 1.6 a carburatori fino al poderoso 3.0 V6 “Busso”, passando per il raffinato 2.0 Twin Spark – una rivoluzione tecnica dell’epoca grazie alla doppia accensione elettronica.
Tecnicamente avanzata, la 75 vantava soluzioni come la distribuzione dei pesi 50:50 grazie alla configurazione “transaxle”, con cambio e freni montati al posteriore. Una soluzione da vera sportiva, ereditata dalla più blasonata GTV6, che conferiva un comportamento stradale bilanciato e coinvolgente. Non era solo un’auto: era un modo di guidare, un’estensione dell’anima del pilota.
Il ruggito dopo tanto tempo
E oggi, rivederla tornare in vita dopo quasi vent’anni di silenzio, è un piccolo evento che va oltre la meccanica. È la dimostrazione che certe passioni non arrugginiscono mai. Che il rombo di un vecchio motore Alfa può ancora emozionare come il primo amore. Perché un’Alfa non si compra: si adotta. E questa 75, liberata dalla polvere e dalle ragnatele, ci ricorda che la bellezza – quella vera, autentica – può anche dormire per anni, ma al primo respiro torna a far battere il cuore.
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