ABT Audi Quattro, il mito rinasce ma sarà destinato a pochi eletti

ABT riporta in vita l'Audi Quattro con un motore da 523 CV e un design rinnovato. Solo 30 esemplari per questa esclusiva restomod

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 6 mag 2025
ABT Audi Quattro, il mito rinasce ma sarà destinato a pochi eletti

La rinascita di una leggenda automobilistica prende forma con una combinazione di design retrò e tecnologia all’avanguardia. Solo 30 esemplari, già tutti prenotati, raccontano la storia di un mito degli anni ’80 che ritorna con una nuova anima grazie al lavoro del tuner tedesco ABT. La ABT Audi Quattro, reinterpretazione del celebre modello che ha segnato un’epoca nei rally, si presenta come un perfetto connubio tra tradizione e innovazione.

Fedeltà alle origini, con uno sguardo al futuro

La ABT Audi Quattro mantiene il DNA dell’auto originale, celebrando il leggendario design e la configurazione tecnica che l’hanno resa un’icona. Al centro di questa reinterpretazione troviamo il motore a cinque cilindri, simbolo distintivo della Quattro storica. Tuttavia, il propulsore ha subito un’evoluzione significativa: il motore da 2,5 litri, derivato dall’Audi RS3 motore, è stato potenziato fino a erogare 523 cavalli, più del doppio rispetto ai 200 CV della versione originale. Questo salto di potenza sottolinea come ABT abbia voluto onorare il passato, senza però rinunciare a prestazioni di livello contemporaneo.

Dal punto di vista estetico, la vettura conserva elementi iconici come l’ampia ala posteriore e i cerchi a cinque razze, che sono stati rivisitati con materiali moderni e tecnologie avanzate. Tra le innovazioni più interessanti si distingue il roll-bar invisibile, un elemento di sicurezza perfettamente integrato nella struttura dell’auto, che non compromette l’estetica vintage.

L’arte del restomod

La ABT Audi Quattro rappresenta un esempio perfetto di restomod, un fenomeno in crescita nel settore automobilistico che unisce il fascino delle auto classiche moderne con tecnologie all’avanguardia. Questa tendenza sta conquistando sia le case automobilistiche che i preparatori indipendenti, dando vita a creazioni che mescolano tradizione e innovazione. Un esempio simile è rappresentato dalle Porsche 911 modernizzate, ma il panorama si estende anche a progetti più audaci, come le combinazioni tra Jeep Wagoneer e Ferrari.

Una variante interessante di questa tendenza è il segmento degli elettromod, dove i motori termici vengono sostituiti da unità elettriche. Questo approccio permette di combinare sostenibilità e nostalgia, offrendo una nuova vita a veicoli iconici senza sacrificare l’efficienza energetica e l’impegno ambientale.

Un’esclusività riservata a pochi

Come accade spesso per queste creazioni uniche, l’esclusività ha un prezzo elevato. La produzione della ABT Audi Quattro è limitata a soli 30 esemplari, rendendola un oggetto di culto praticamente irraggiungibile per la maggior parte degli appassionati. Questa esclusività è accompagnata da un mercato in crescita per veicoli che combinano heritage e innovazione, trasformando le vetture leggendarie in autentici oggetti da collezione contemporanei.

Un esempio parallelo è rappresentato dall’Eccentrica, una reinterpretazione della Lamborghini Diablo, proposta a un prezzo di 1,3 milioni di dollari, quasi quattro volte il valore del modello originale. Questo fenomeno dimostra come il settore automobilistico stia evolvendo verso una nicchia di lusso che celebra il passato, pur abbracciando le tecnologie e le soluzioni del futuro.

La ABT Audi Quattro non è solo un’auto: è un’opera d’arte su quattro ruote, un simbolo di come la passione per le auto classiche moderne possa essere reinterpretata con creatività e innovazione. Il risultato è un tributo al passato che guarda al futuro, conquistando un posto d’onore nel cuore degli appassionati e nella storia dell’automobilismo.

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