Abarth 600e Competizione, 50 esemplari per Milano Cortina 2026

Abarth svela la 600e Competizione Edizione Milano Cortina 2026: serie limitata a 50 esemplari, 280 CV, assetto racing, livrea Shock Orange e interni in Alcantara

Abarth 600e Competizione, 50 esemplari per Milano Cortina 2026
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Giorgio Colari
Pubblicato il 14 nov 2025

L’innovazione e la tradizione si incontrano in una delle operazioni più audaci degli ultimi anni nel panorama automobilistico italiano: il lancio della Abarth 600e Competizione Edizione Milano Cortina 2026. Con questo modello, il marchio dello Scorpione compie un passo deciso verso il futuro, rilanciando il concetto di sportività elettrica e confermando la propria vocazione alle alte prestazioni. Un’auto che non solo vuole conquistare il cuore degli appassionati, ma anche ridefinire i confini dell’elettrificazione applicata alle vetture ad alte prestazioni.

Prestazioni elevate e stile curato

Il nuovo gioiello di casa Abarth si distingue per numeri che fanno subito parlare di sé: 280 CV di potenza, uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e una tiratura limitata a 50 esemplari, rendendo questa versione un vero oggetto del desiderio per collezionisti e cultori del brand. L’esclusività è accentuata da una partnership di prestigio con i Giochi Olimpici Invernali, che si riflette in una livrea celebrativa e in una narrazione che lega indissolubilmente la vettura all’evento Milano Cortina 2026.

Alla base del progetto troviamo la piattaforma Perfo eCMP, frutto della collaborazione con Stellantis Motorsport. Una scelta tecnica che permette alla 600e Competizione di combinare performance e sostenibilità, sfidando il luogo comune secondo cui il passaggio all’elettrico significhi rinunciare alle emozioni tipiche della guida sportiva. In realtà, la vettura è stata concepita per trasmettere adrenalina sia su strada che in pista, grazie a una serie di soluzioni ingegneristiche di alto livello.

Esteticamente, la 600e Competizione si fa notare per la sua colorazione Shock Orange, una tinta vibrante che esalta la personalità della vettura e richiama immediatamente l’attenzione. Il tetto nero e le grafiche dedicate ai Giochi Olimpici completano un look grintoso e riconoscibile, destinato a lasciare il segno tra le citycar sportive elettriche.

Nessun compromesso

Dal punto di vista tecnico, l’auto non accetta compromessi. L’impianto frenante è di derivazione racing, mentre il differenziale autobloccante e la ciclistica ottimizzata assicurano una tenuta di strada impeccabile e una guida precisa, anche nelle condizioni più impegnative. L’abitacolo è un inno alla sportività raffinata: i sedili e le finiture in Alcantara premium trasmettono immediatamente la sensazione di trovarsi a bordo di una vettura esclusiva, pensata per chi cerca il massimo in termini di comfort e stile.

La dotazione tecnologica non è da meno. La Abarth 600e Competizione offre sistemi di sicurezza di ultima generazione, tra cui sensori omnidirezionali, Blind Spot Detection e portellone con apertura hands-free, elementi che migliorano la fruibilità quotidiana senza sacrificare la vocazione sportiva del modello.

Produzione ridotta

Sul fronte commerciale, la scelta di limitare la produzione a soli 50 esemplari solleva inevitabilmente interrogativi sulla strategia a lungo termine del marchio. Se da un lato la tiratura limitata accresce il fascino collezionistico e l’esclusività della vettura, dall’altro apre il dibattito tra gli addetti ai lavori: siamo di fronte a un’operazione dimostrativa, destinata a sottolineare le potenzialità della nuova piattaforma e della tecnologia elettrica, oppure si tratta dell’anticamera di una futura gamma ad alte prestazioni?

Gli esperti si dividono. Molti riconoscono il valore simbolico di un’auto come la Abarth 600e Competizione, capace di legittimare l’elettrico tra gli appassionati di velocità e performance. Tuttavia, rimane aperta la questione più spinosa: riuscirà la trazione elettrica a replicare, in termini di emozioni e coinvolgimento, le sensazioni che hanno reso celebri le Abarth termiche? Il trasferimento completo delle sensazioni di guida tradizionali su una vettura a batteria rappresenta ancora una sfida, ma questa edizione limitata segna un primo, importante passo in questa direzione.

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