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Auto storiche Lancia: Aurelia B20 GT, magico restauro

Riportata allo splendore originale una bellissima coupé Lancia Aurelia B20 GT del 1953 dopo due anni e mezzo di lavoro. Parteciperà alla Mille Miglia 2019. Tante vittorie nelle competizioni turismo dell’epoca

Il nome Lancia Aurelia provoca un brivido di emozione mista a nostalgia in qualsiasi vero appassionato di auto storiche, ma anche di auto di qualsiasi epoca, perché stiamo parlando di un’autentica regina immortale. Ogni occasione per vederne una regala preziose sensazioni, pura ammirazione di fronte alla bellezza delle sue linee, in tutte le sue versioni di carrozzeria, berlina, coupé o spider. Quindi non può che fare piacere la notizia del completo restauro di una Aurelia B20 GT, un rottame lasciato a marcire all’aperto per decenni in qualche sperduta località americana e ora riportato al suo antico splendore. Fortunatamente non resterà sempre chiusa in un garage: potremo vederla in Italia a breve, perché parteciperà alla Mille Miglia 2019 in programma dal 15 al 18 maggio.

 

Lancia Aurelia B20 GT: il restauro

L’esemplare in questione della coupé Lancia Aurelia B20 GT porta il numero di telaio B20-2544; la vettura venne prodotta nel 1953, appartiene alla terza serie del modello. Giaceva abbandonata da chissà quanti anni in una zona remota degli USA, lasciata a deperire in balia degli elementi atmosferici. Come si può osservare dalle foto che documentano i lavori, carrozzeria e struttura erano ormai completamente mangiate dalla ruggine, parecche parti non erano più recuperabili.

L’attuale proprietario si è rivolto all’azienda inglese Thorney Kelham, vera e propria specialista nei restauri delle automobili Lancia. E’ stato necessario ricostruire diversi pannelli e ampie zone nella parte inferiore della scocca, ormai corrosa al punto da vederne compromessa l’integrità strutturale. La complessa operazione di restauro è durata due anni e mezzo e il risultato lo potete vedere direttamente: splendida, nel suo originale colore beige.

 

Lancia Aurelia B20, una storia vincente

La B20 è la versione coupé della leggendaria Lancia Aurelia, una delle auto più belle e affascinanti mai costruite al mondo. Disegnata da Pininfarina, la B20 GT era stata pensata per le corse di categoria turismo, quelle per vetture strettamente derivate dalla serie. Infatti nei primi anni ’50 Gianni Lancia (figlio di Vincenzo, dal quale aveva ereditato l’azienda) contava parecchio sulle competizioni come strumento pubblicitario; un programma che avrebbe avuto il suo culmine con la partecipazione alla Formula 1, interrotta nel 1955 dopo la morte di Alberto Ascari.

La prima serie della B20 uscì nel 1951. Il motore V6 2.0 aveva un angolo di 60°, prima auto al mondo a farlo. Inizialmente la potenza era di 75 cavalli per un peso di circa 1.000 Kg, sufficienti per spingere l’auto fino a 160 Km/h, non una prestazione disprezzabile per l’epoca. Nelle versioni successive la cilindrata arrivò a 2.5 litri e la potenza salì a 112 cavalli, insieme ad un aumento del peso a 1.250 Kg, mentre la velocità massima raggiunse i 180 Km/h.

La storia sportiva della Lancia Aurelia B20 GT è piena di soddisfazioni. All’esordio alla Mille Miglia del 1951 il pilota Giovanni Bracco si classificò secondo assoluto, dietro alla ben più potente Ferrari 4500 di Luigi Villoresi. Circa un mese più tardi Bracco ottenne la vittoria di classe alla 24 ore di Le Mans, in coppia col gentleman driver Giovanni Lurani, 12° posto assoluto. Nuove vittorie di classe nel 1952 ancora nella Mille Miglia, Le Mans, Targa Florio e perfino la Carrera Messicana. Nel 1953 con motore 2.5 vinse ancora Mille Miglia e Targa Florio, oltre alla massacrante Liegi-Roma-Liegi, gara dal notevole valore pubblicitario. Ricordiamo anche la vittoria nel 1954 al Rally di Montecarlo, al volante nientemeno che Alberto Ascari.

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