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Multa autovelox: tutte le info utili relative alla foto

Ecco tutto quel che c’è da sapere per quanto riguarda la fotografia scattata dall’autovelox.

Spesso capita che chi si voglia avventurare nella contestazione di una multa elevata grazie ad un autovelox, passi dal chiamare in causa molteplici fattori – dimenticando come la principale considerazione debba passare “in primis” dalla fotografia che ci è stata scattata. Certo, è vero che i motivi che portano comunque all’annullamento della contravvenzione possono i più svariati, come il reale funzionamento dell’autovelox stesso, la sua taratura che – ricordiamo, dev’essere svolta periodicamente e comprovata da apposito attestato – ma la prova o meno che quanto dichiarato nel verbale sia reale sta proprio nella fotografia.

E’ qui che si cela il fulcro della questione in un teorema che suona un po’ come “niente foto, manca la prova, addio multa”. In caso di ricorso quindi e in assenza dell’immagine/prova, qualsiasi Giudice non potrà far altro che accogliere le istanze dell’automobilista, come ci ricorda il sito la legge per tutti.

“Ma io a casa ho ricevuto solo il verbale, non la foto”. Vero, ma fin qui nulla di strano. Il diritto alla tutela della privacy del multato porta infatti alla notifica del semplice verbale, privo quindi della foto incriminata. La prova fotografica resta quindi nelle mani delle autorità competenti che ci hanno affibbiato la multa e può essere visionata solo dal soggetto “incriminato” o da un terzo, come un avvocato, ma solo se in possesso di delega del soggetto stesso. Da qui, assodato il fatto che il trasgressore non troverà nella cassetta della posta alcuna foto, servirà affidarsi ad una specifica procedura per poterne richiedere la visione. 

E’ quindi sufficiente che il trasgressore a cui è stato notificato l’atto di contravvenzione si rechi personalmente presso il comando che ha elevato la multa (Polizia Stradale, Locale etc.). Volendo, quando si tratta di multe arrivate da altre città  rispetto al luogo di residenza, ad esempio quando si è fuori per lavoro o in ferie, è invece possibile inviare una mail tramite posta certificata. In sostanza, si tratta di una serie di soluzioni messe in campo per tutelare la privacy degli automobilisti, proprio per questo le immagini scattate non dovrebbero coinvolgere la zona del parabrezza e quindi non immortalare i passeggeri seduti accanto a chi guida.

Quest’ultimo, invece, potrebbe essere visibile. Il dettaglio che al contrario deve essere ben chiaro e visibile è il numero della targa; numero che deve corrispondere a quello trascritto sul verbale notificato, ma sia chiaro: un’incongruenza tra foto e verbale non porta all’annullamento della contravvenzione. Già, questo perché se nella foto è ben leggibile il numero di targa, ciò basta e avanza a rendere valido il verbale.  

Al contrario è possibile sperare in un annullamento della multa nel caso in cui nella fotografia scattata compaiano due automobili. Va detto infatti che dall’immagine in questione non è possibile attribuire con certezza quale delle vetture presenti nella foto abbia violato il limite di velocità. Di fatto si tratta di un’ipotesi molto rara, in quanto al momento dei controlli effettuati dagli agenti di ritorno al comando, questi stessi annullano d’ufficio le multe che abbiano due auto impresse nelle immagini. 

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