Quella volta in cui Fantozzi scappò con la Maserati Ghibli
Per scappare dal temibile Ivan il Terribile XXXII rubò quel capolavoro disegnato da Giorgetto Giugiaro. Non fu sufficiente: “Non erano i fari di una macchina che chiedeva strada….”
Si chiamava Ivan il Terribile XXXII, discendente diretto di Ivan il Terribile I, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa, e fucilato come nemico del popolo durante la Rivoluzione di Ottobre sulla Piazza Rossa.
Quell’incontro del tutto particolare tra il ragionier Ugo Fantozzi ed il cavall…ehm..il cane, nel giardino dei conti Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, gli appassionati di auto se lo ricordano bene.
Era caduto proprio fra le braccia di Ivan il Terribile, che trascinatolo nell’angolo più nascosto del parco cominciò a scavare una preoccupante fossa di 1.30 m x 2.00 m.
Per scappare dalle fauci del cavall…ehm..del cane, Fantozzi corse velocemente rubando una delle vetture più belle dell’epoca: una Maserati Ghibli. Era stata disegnata da Giorgietto Giugiaro, nata sotto la supervisione dell’Ingegner Alfieri, e le venne dato il nome del vento di scirocco libico. Montava un motore V8 da 4,7 litri di cilindrata, per una potenza massima di 330 cavalli.
Raggiungeva i 100 km/h da fermo in 6,8 secondi ed aveva una velocità massima di 270 km/h. Era una macchina di straordinaria bellezza e prestanza, una vera supercar.
Tutto inutile, perchè come ogni appassionato di Fantozzi, sa, nonostante gli oltre 240 km/h toccati in piena autostrada, quei due fari raggiunsero la Ghibli.
“Non erano i fari di una macchina che chiedeva strada….”
Buon viaggio Ragionier Ugo, matricola 7829\bis. Ci piace ricordarti con quegli occhialoni a bordo di una macchina del genere per una volta, e non con la solita familiare insostituibile Bianchina. Paolo Villaggio, ciao…