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Multe: come spendono i Comuni i nostri soldi?

Un’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle pone l’attenzione sull’utilizzo dei soldi delle contravvenzioni.

Le polemiche attorno alle multe stradali si ripropongono ciclicamente, con i cittadini che si sentono vessati, colpiti ingiustamente e, soprattutto, a molti le multe sembrano solo un modo per i Comuni di fare cassa. Ma se così fosse, quella cassa come viene spesa?

Gli introiti per Stato e Comuni dalle multe arrivano a toccare i 2 miliardi di euro l’anno e secondo il Codice della Strada (articolo 208) le quote destinate allo Stato vanno utilizzate per attività inerenti la sicurezza stradale. Ma esattamente, come vengono spesi? Se lo chiede il M5S che ha fatto approvare due emendamenti al nuovo Codice in cui vengono chieste più trasparenza sulla destinazione dei fondi derivati dalle sanzioni amministrative.

Ma il Movimento di Beppe Grillo sottolinea come i Comuni non relazionino il Governo su come questi soldi siano realmente spesi, così come quest’ultimo – poi – non relazioni il Parlamento. Per questo motivo il M5S ha lanciato un appello ai cittadini, affinché siano loro a chiedere ai loro Comuni d’appartenenza di sapere come i loro soldi siano stati spesi.

“Dove sono finiti i soldi delle nostre multe? Il Comune ha inviato entro il 31 maggio la prescritta relazione al Governo? I proventi sono stati utilizzati almeno per il 50% in manutenzione e sicurezza stradale come previsto dall’articolo 208 del Codice della Strada?” si legge sul sito di Beppe Grillo, che con queste domande suggerisce l’interrogazione da sottoporre ai consigli comunali italiani.

Effettivamente un tesoretto da 2 miliardi di euro non è proprio un goccia nel bilancio dello Stato e una maggior trasparenza sarebbe utile anche per far capire ai cittadini che le loro multe sono servite a migliorare la sicurezza stradale e non per coprire buchi di bilancio o le spese correnti.

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