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Aumenta l’IPT: nuova stangata in arrivo

Il decreto sul federalismo regionale permetterà alle amministrazioni locali di utilizzare nuovi e meno vantaggiosi criteri per calcolare l’ammontare dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT), la tassa che viene corrisposta ogni qual volta si compra un’auto nuova. L’IPT non sarà più un contributo ad importo fisso, variabile tra 151 e 196 euro a seconda della provincia,


Il decreto sul federalismo regionale permetterà alle amministrazioni locali di utilizzare nuovi e meno vantaggiosi criteri per calcolare l’ammontare dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT), la tassa che viene corrisposta ogni qual volta si compra un’auto nuova. L’IPT non sarà più un contributo ad importo fisso, variabile tra 151 e 196 euro a seconda della provincia, ma verrà calcolato attraverso un metodo proporzionale: fino a 53 KW di potenza massima l’importo resterà compreso nella forbice fra 151 e 196 euro, mentre a partire da 54 KW si dovrà sommare alla cifra di partenza un’aggiunta variabile tra 3.5119 € e 4.5655 €/kW. Il totale varia da provincia a provincia, e da provincia a provincia crea sproporzioni difficilmente giustificabili.

Secondo i calcoli di Quattroruote

un automobilista milanese che acquisterà una Volkswagen Golf 1.6 TDI 5p. Comfortline dal prezzo di listino di 22.850 € pagherà di Ipt 352 € invece dei 196 che paga oggi, il 79,6% in più. E un automobilista di Agrigento, altro esempio, che acquisterà un’Alfa Romeo 159 SW 2.0 JTDm Progression, vettura che costa, a listino, 29.900 €, pagherà di Ipt 571 € invece dei 196 che paga oggi, il 191,3% in più.

Questo nuovo metodo di calcolo permetterà alle amministrazioni provinciali di incassare tra i 200 e i 300 milioni di euro in più all’anno.

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