Scontro fra giganti: Porsche 911 Turbo, Corvette Z06 e Nissan GT-R
Cinque secondi. Sonanti come uno schiaffo in faccia, acri come il sapore di un’umiliazione, brillanti come lo scettro appena conquistato. Cinque secondi: manifestazione di superiorità. Tale è il divario inflitto in pista dall’ultima supercar arrivata, la Nissan GT-R, ai due mostri sacri Porsche 911 Turbo e Corvette Z06, usciti scornati da un confronto senza possibilità
Cinque secondi. Sonanti come uno schiaffo in faccia, acri come il sapore di un’umiliazione, brillanti come lo scettro appena conquistato. Cinque secondi: manifestazione di superiorità. Tale è il divario inflitto in pista dall’ultima supercar arrivata, la Nissan GT-R, ai due mostri sacri Porsche 911 Turbo e Corvette Z06, usciti scornati da un confronto senza possibilità di replica.
Il test di Road&Track, svolto presso il circuito californiano di Buttonwillow in condizioni paritetiche, ha opposto tre auto dalla personalità marcata, dalle soluzioni tecniche divergenti: la tedesca e la giapponese sono accomunate dalla trazione integrale e i motori turbocompressi, mentre l’americana spicca per la cubatura mostre del motore aspirato ad otto cilindri.
La 911 Turbo viene elogiata per il solito, proverbiale equilibro e per la meticolosità offerta dalla produzione tipicamente teutonica: interni confortevoli e senza una sbavatura. Il motore, sei cilindri contrapposti per 3,6 litri di cilindrata, ha la stessa progressione di un “treno merci”, anche se non le viene risparmiato un accenno di turbo lag in allungo. Il comportamento dinamico, nonostante la trazione integrale, viene macchiato da una leggera perdita di aderenza all’anteriore.
La Z06, più leggera rispetto alle avversarie, riceve lodi sperticate per il suo motore: erogazione, prontezza e sound vengono descritti come altamente appaganti. In pista, complice un posteriore ballerino e tendente al sovrasterzo, è più difficile da portare al limite rispetto alle awd, nonostante il Competition Driving Mode, in simbiosi con gli enormi pneumatici (325 mm di battistrada al posteriore), svolga un lavoro esente da difetti.
La GT-R, giapponese terribile, splende fra i cordoli, spinta da un motore pazzesco e da una trazione integrale efficace come poche. I due turbo, più piccoli rispetto alla Porsche, assicurano un tiro costante, fin dai minimi giri: il propulsore viene addirittura criticato per la sua perfezione, tradotta in apatia, che non permette di vivere le stesse emozioni offerte dalle avversarie. Il comportamento dinamico risente, come già anticipato, di un sistema awd prossimo alla perfezione, capace di riscrivere nello slalom i valori registrati dalla Ferrari Enzo. Il tutto, non ultimo, ad un prezzo di poco superiore alla metà dei 135,000 dollari richiesti per la tedesca.
In conclusione, dopo tante belle parole, lasciamo parlare il cronometro, i numeri:
Porsche 911 Turbo 2:02.01
Corvette Z06 2:02.02
Nissan GT-R 1:56.9
Cinque secondi, appunto.
Grazie a Reggiani per la segnalazione
Via | Road and Track