Volkswagen, i dazi USA affossano le vendite in Nord America: -16,2%

Volkswagen penalizzata dai dazi USA: consegne in Nord America -16,2%, crescita in Europa e Sud America, calo in Cina per la concorrenza dei veicoli elettrici

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 10 lug 2025
Volkswagen, i dazi USA affossano le vendite in Nord America: -16,2%

Il mercato automobilistico globale sta vivendo una fase di profonde trasformazioni e tensioni, e in questo scenario Volkswagen si trova ad affrontare una delle sue sfide più impegnative degli ultimi anni. Nonostante una crescita complessiva a livello mondiale, il gruppo tedesco è sotto pressione a causa delle recenti politiche commerciali e delle dinamiche concorrenziali che stanno ridefinendo le regole del gioco, soprattutto in aree strategiche come il Nord America.

Effetto dazi

L’effetto delle misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti si è fatto sentire in modo deciso. L’amministrazione Trump ha introdotto dazi del 25% sulle auto importate, in vigore dal secondo trimestre dell’anno, con l’obiettivo dichiarato di tutelare i costruttori locali. Tuttavia, queste restrizioni hanno finito per penalizzare duramente i grandi produttori internazionali, e in particolare Volkswagen, che ha visto le proprie vendite nel mercato nordamericano diminuire in modo significativo. Nel dettaglio, nei primi sei mesi dell’anno, le consegne sono calate del 7%, mentre il secondo trimestre ha registrato un vero e proprio crollo, con un -16,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo trend negativo negli Stati Uniti rappresenta una netta inversione rispetto ai risultati globali del gruppo di Wolfsburg, che nello stesso arco temporale ha fatto segnare una crescita dell’1,3%. La differenza di performance mette in evidenza come le scelte politiche e commerciali di Washington abbiano inciso in modo profondo sulle strategie dei costruttori stranieri, costringendo aziende come Volkswagen a ripensare le proprie priorità e a rivedere le proprie strategie di penetrazione in un mercato che, fino a pochi anni fa, rappresentava una delle principali fonti di crescita.

Cauto ottimismo

Nonostante queste difficoltà, il quadro generale presenta alcuni elementi di ottimismo. In particolare, le performance in Europa e in Sud America hanno permesso di compensare, almeno in parte, le perdite subite oltreoceano. Le due regioni hanno mostrato segnali di ripresa e crescita, contribuendo a rafforzare la posizione globale del gruppo. Marco Schubert, membro del consiglio di amministrazione e responsabile delle vendite, ha sottolineato come questi cali fossero stati previsti e come la diversificazione geografica abbia permesso di mitigare l’impatto delle restrizioni statunitensi. La capacità di adattamento e la presenza capillare sui mercati internazionali si confermano dunque asset fondamentali per il colosso tedesco.

Anche la Cina, da sempre considerata un mercato chiave per l’industria automobilistica europea, si sta rivelando un terreno di sfida sempre più complesso. Nei primi sei mesi dell’anno, le consegne di Volkswagen hanno subito una flessione di poco superiore al 2%. Alla base di questa contrazione c’è la crescente pressione dei produttori locali di veicoli elettrici, in particolare BYD, che stanno conquistando rapidamente quote di mercato grazie a modelli innovativi e a una politica di prezzi aggressiva. L’ascesa di questi nuovi player rappresenta una minaccia concreta per i costruttori tradizionali, costretti a investire sempre di più in ricerca, sviluppo e tecnologie green per restare competitivi.

Le sfide globali

La situazione di Volkswagen fotografa perfettamente le sfide che l’intero settore automobilistico europeo deve affrontare in questa fase storica: da un lato, le tensioni geopolitiche e le barriere commerciali che limitano la libertà di movimento delle aziende; dall’altro, la necessità di innovare rapidamente per rispondere alla concorrenza di nuovi attori tecnologici e all’evoluzione delle preferenze dei consumatori, sempre più orientati verso la mobilità sostenibile.

Nonostante il contesto difficile, Volkswagen sta dimostrando una notevole capacità di resilienza. La sua presenza globale e la diversificazione dei mercati di riferimento le consentono di assorbire, almeno in parte, gli shock derivanti da politiche commerciali aggressive e dalle rapide trasformazioni tecnologiche che stanno ridisegnando il futuro della mobilità. Il gruppo continua a monitorare attentamente l’evoluzione del mercato nordamericano e sta lavorando a nuove strategie per rafforzare la propria posizione, in un contesto caratterizzato da crescenti incertezze e dalla transizione verso una mobilità sempre più elettrica e sostenibile.

Gli analisti restano vigili sull’andamento delle vendite e sulle future mosse di Volkswagen, consapevoli che le decisioni prese nei prossimi mesi potrebbero avere un impatto determinante non solo per il gruppo tedesco, ma per l’intero settore automobilistico europeo, chiamato a confrontarsi con sfide inedite e a cogliere le opportunità offerte dalla rivoluzione della mobilità elettrica.

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