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Suzuki Jimny Pro: la prova su strada

Al volante della Jimny in versione autocarro che offre tanto spazio per i bagagli e rimane inarrestabile in off-road

La Suzuki Jimny è tornata, e per venire incontro alle normative europee per le emissioni, che impongono una media di Co2 complessiva a tutta la gamma sempre più bassa, adesso viene proposta in versione Pro, ovvero con omologazione da autocarro leggero (categoria N1), è più spartana, ma sempre unica in fuoristrada. L’abbiamo guidata su strada ed in off-road per apprezzarne tutte le caratteristiche.

Esterni: essenziale ma di carattere

La linea della Jimny è unica, ed è identificata dalle sue proporzioni, con una lunghezza limitata a soli 3,65 metri ed una larghezza di appena 1,65 metri. Questo vuole dire che è compatta all’inverosimile e può infilarsi in ogni percorso, anche il più impervio. Il design squadrato e le superfici vetrate ampie aiutano nei passaggi più difficili ed offrono sempre la migliore visibilità. Non ci sono i cerchi in lega, ma non servono, piuttosto troviamo il telaio a longheroni, le sospensioni ad assale rigido a 3 bracci, un’altezza da terra di 21 cm ed angoli d’attacco, di dosso e d’uscita, rispettivamente, di 37, 28, e 49 gradi. Comunque, l’estetica della “Suzukina” non è affatto povera, ricorda la Mercedes Classe G, un altro grande classico per chi ama mettere le ruote oltre l’asfalto.

Interni: due posti e tanta concretezza

La Jimny in versione autocarro si priva dello schermo da 7 pollici per l’infotainment, anche se la plancia non sembra soffrirne, ma è chiaro che la mancanza più evidente è quella dei sedili posteriori. Se viaggiate in 2 questo dettaglio può agevolarvi, perché il vano di carico diventa da ben 863 litri, ha una profondità di 80 cm, un’altezza di 90 cm, e può contare su un fondo perfettamente piatto. Chiaramente, non manca una rete di sicurezza deputata a dividerlo dalla zona anteriore.

Al volante: in fuoristrada è insuperabile, sull’asfalto ha i suoi limiti

Prima di parlare di cosa vuol dire essere al volante della Jimny Pro è doveroso spiegare che, per guidarla, basta intestarla ad una persona fisica e registrarla per uso proprio. In questo modo si può utilizzare come un’auto qualunque, anche se una Jimny non sarà mai una vettura come tutte le altre. Questo per via delle sue caratteristiche tecniche che annoverano anche la presenza della trazione integrale 4×4 AllGrip Pro ad inserimento manuale con tanto di ridotte. Infatti, se sull’asfalto risulta rigida e presenta un certo ritardo di sterzo, pur rimanendo molto agile in città con il passo corto e l’ottima visibilità garantita dalla seduta rialzata, in off-road la Jimny Pro non limiti! Sale ovunque, supera i twist con disinvoltura, e non c’è mulattiera che la spaventi.

Quando si necessita della trazione integrale non c’è bisogno di fermarsi per inserirla, mentre per l’azionamento delle ridotte è necessario arrestare la marcia. Il 1.5 aspirato da 102 CV e 130 Nm è il cuore ideale per una vettura leggera come la Jimny che pesa poco più di 1.000 kg; la trasmissione a 5 rapporti l’agevola con una prima molto lunga, ma in autostrada la sesta marcia farebbe comodo per ridurre rumorosità e consumi. Infatti, ottiene medie nell’ordine dei 13-14 km/l, che potrebbero essere nettamente migliori. Ma i lunghi spostamenti non sono il suo forte, quindi meglio guidarla nel suo habitat naturale e sfruttarla per qualche sortita in città.

Prezzo: 18.700 euro Iva esclusa

La dotazione di serie della Jimny Pro annovera l’assistenza in salita, quella per le discese più ripide, il cruise control, ed il climatizzatore manuale, e il prezzo, Iva esclusa, è di 18.700 euro. Una cifra concorrenziale se rapportata ai contenuti, alle capacità in off-road, ed alla tenuta sul mercato di una vettura che è, e rimarrà sempre, un grande classico per gli amanti del genere.

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