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SUV contro SUV: Dacia Duster vs DR F35

Il confronto tra i due SUV più interessanti del mercato per il loro rapporto prezzo/dotazioni

Sono sempre più richiesti e sul mercato ormai la fanno da padrone, stiamo parlando dei SUV che, nelle fasce di prezzo tra i 20.000 ed i 30.000 euro dominano letteralmente, soprattutto con i modelli che offrono un rapporto prezzo/contenuti particolarmente vantaggioso. Per questo abbiamo pensato di confrontare la Dacia Duster con la DR F35.

Ma attenzione, la Casa di Macchia d’Isernia ha tra i suoi punti forti una dotazione a cui praticamente è inutile mettere mano, per cui come riferimento abbiamo selezionato una delle Duster più ricche, la Prestige UP, mentre per le motorizzazioni abbiamo scelto quelle a doppia alimentazione benzina/GPL, perché è meglio chiarirlo subito: la vettura bestseller di Dacia ha un’offerta più variegata in merito ai propulsori, ed offre anche la possibilità di avere la trazione integrale; inoltre, a listino presenta anche varianti meno ricche ed ancora più convenienti sotto il profilo del prezzo, però sappiamo che le più richieste sono le più dotate, per cui il confronto ha ragion d’essere più di quanto si pensi.

Filosofie diverse ma entrambe interessanti

La DR sfrutta un legame con la Cina per le componenti che le consente di avere un filo diretto con una delle nazioni all’avanguardia per la produzione dei vari elementi dedicati alla realizzazione delle autovetture, per cui spunta un costo molto interessante senza limitare troppo la dotazione. La Dacia invece è nell’orbita Renault da diversi anni, e questa sinergia le consente di accedere a tecnologie decisamente adatte alle esigenze della clientela europea sia per le motorizzazioni, che per le piattaforme.

I numeri della Casa rumena le danno ragione, e con gli ultimi prodotti si è tolta l’etichetta di Brand low cost per indossare un più consono appellativo di marchio concreto nella sua offerta con particolare attenzione alle aspettative del cliente. La DR dopo i primi tentativi commerciali, comunque in grado di smuovere il mercato con delle proposte accattivanti per il loro prezzo finale, ha rilanciato con nuovi prodotti, più maturi, e mira a consolidare ulteriormente la sua immagine.

I motori benzina/GPL sono i più “furbi” ed i più richiesti

Sul mercato ormai le reali alternative alle ibride sono le vettura a doppia alimentazione benzina/GPL, vuoi per il costo del carburante, vuoi per una guida che non si allontana troppo da quella delle termiche che siamo stati abituati a guidare fino ad oggi. Ecco, da questo punto di vista la Dacia ha recentemente sostituito il 4 cilindri 1.6 aspirato con un più moderno e vantaggioso, sotto ogni aspetto, 3 cilindri 1.0 sovralimentato da 100 CV. Decisamente più piccolo del 1.5 a 4 cilindri turbo della DR F35 che vanta 50 CV in più ma consumi più importanti: 9,8l/100 km contro i 6,5l/100 km dichiarati dalla Duster.

La DR però abbina anche il cambio automatico, volendo, anche se la trasmissione manuale della Dacia ha una frizione così leggera che francamente avere un automatico con ulteriore aggravio di prezzo sarebbe inutile. Stiamo parlando sempre di auto improntate a gravare il meno possibile sulle tasche dell’acquirente.

La lotta è tutta nella dotazione

Partendo sempre dal presupposto che per un confronto a livello di prezzi con la Duster si è obbligati a salire in merito all’allestimento, altrimenti non ci sarebbe gioco su questo fronte, con la Access che non arriva ai 14.500 euro, analizziamo gli accessori presenti sulla Prestige UP. L’allestimento che si pone quasi al vertice della  gamma Duster offre elementi quali i cerchi in lega da 17 pollici, il cruise control, il MediaNav da 8 pollici con collegamento wireless dello smartphone, il climatizzatore automatico, il sistema di telecamere per valutare le distanze in manovra, il volante in pelle, la chiave elettronica, e l’assistenza alle partenze in salita, tanto per citarne alcuni tra i più importanti.

La DR F35 risponde con la strumentazione digitale da 7 pollici in luogo di quella più convenzionale delle Duster, con lo schermo centrale da 9 pollici, ma che necessita di cavetto per effettuare il mirroring con lo smartphone, e con il sistema di telecamere a 360°, oltre all’assistenza nelle partenze in salita e nelle discese più ripide. La vettura di Macchia d’Isernia annovera nella sua dotazione anche il climatizzatore automatico bizona, ed i cerchi in lega da 19 pollici.

La DR è più grande, ma la Duster costa meno

A livello di dimensioni la F35 è più lunga di circa 10 cm, ma il bagagliaio con i suoi 414 litri non è più grande di quello della Duster che parte da 411 litri ed arriva ai 471 litri in base alle versioni, mentre il prezzo premia la Dacia che al configuratore spicca con un interessante costo di 19.450 euro.

Per la DR, più potente, e dedicata a chi vuole maggiori prestazioni, anche grazie a delle sospensioni posteriori mutilink in luogo del ponte torcente della Duster GPL (multilink solo per la 4WD), la richiesta sale a 25.900 euro, quindi la differenza è di 6.450 euro, sconti e promozioni escluse, sempre che non si propenda per una Duster metallizzata con una livrea differente dal Rosso Fusion, che vede un incremento di costo di 650 euro.

Il cambio automatico sulla DR invece comporta un esborso ulteriore di 2.000 euro. Volendo, in Casa DR c’è il modello 5.0 con il 1.5 aspirato da 114 CV benzina/GPL, da 21.900 euro, ma abbiamo preferito confrontare la Duster con la F35, più in linea con le necessità della clientela europea anche per via di un propulsore più brioso grazie alla sovralimentazione.

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