Home Notizie Strage di Capaci: a Palermo i resti della Fiat Croma della scorta di Giovanni Falcone

Strage di Capaci: a Palermo i resti della Fiat Croma della scorta di Giovanni Falcone

“Quarto Savona 15”: la vettura in cui si trovavano i tre agenti della scorta di Falcone esposta nell’anniversario dell’attentato.

Trent’anni fa come oggi (lunedì 23 maggio) l’Italia veniva scossa, da nord a sud, da uno degli episodi più tragici della sua storia più recente: la strage di Capaci. Alle 17,58 del 23 maggio 1992, nei pressi di Capaci – all’altezza di Isola delle Femmine- lungo l’autostrada A29, una carica di potenza pari a 500 kg di tritolo venne fatta esplodere su un tratto dell’autostrada mentre stava transitando il convoglio di scorta formato da Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di Polizia che prendevano posto in tre Fiat Croma blindate.

Quarto Savona 15: in una teca i resti dell’auto della scorta

Si chiama “Quarto Savona 15”, sigla in codice radio che ha dato il nome anche all’omonima Associazione nata dalla volontà di Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro caposcorta di Giovanni Falcone. È la Fiat Croma sulla quale, il 23 maggio 1992, viaggiava la scorta di servizio al magistrato. È doveroso ricordare gli agenti caduti insieme a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo:

  • Antonio Montinaro;
  • Rocco Dicillo;
  • Vito Schifani.

Stragi del 1992: la commemorazione a Palermo

La cerimonia di ricordo delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio (19 luglio 1992, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta) si tiene al Foro Italico di Palermo, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, di Maria Falcone, dei ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia, dell’Università Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio. Insieme ai rappresentanti del Governo, i familiari delle vittime degli attentati mafiosi del 1992, una folla di studenti arrivati da tutta Italia, il capo della Polizia Lamberto Giannini, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e il procuratore di Roma Francesco Lo Voi.

Dove vedere la “Quarto Savona 15”

I resti della Fiat Croma “Quarto Savona 15”, che illustriamo in una serie di immagini d’archivio pubblicate nel portale online www.poliziadistato.it, viene esposta oggi, nella teca che la contiene, presso la caserma “Pietro Lungaro” di Palermo: per l’occasione, il capo della Polizia Lamberto Giannini ha deposto una corona a ricordo dei caduti della Polizia di Stato, collocata nell’atrio dell’Ufficio Scorte.

Strage di Capaci e strage di Via d’Amelio: per non dimenticare mai

La Fiat Croma “Quarto Savona 15” è rimasta nascosta per molti anni. Dal 2011, dopo essere stata donata all’Associazione Quarto Savona 15, è tornata in marcia, per volere di Tina Montinaro in qualità di promotrice dell’iniziativa “La Memoria in Marcia”, proprio per dare un contributo in tutta Italia al ricordo della strage di Capaci e di tutte le vittime di mafia. Già collocata (era il 2014) nel piazzale della Scuola Allievi Agenti di Polizia di Stato a Peschiera del Garda, nel 2017 tornò a Palermo (per i venticinque anni dall’attentato), per poi essere esposta al pubblico – e soprattutto gli alunni e studenti – in numerose altre occasioni.

Quarto Savona 15: rottami come monumento alla vita

Della Fiat Croma “Quarto Savona 15” non è rimasto che un ammasso di rottami irriconoscibili. Fra gli elementi che non sono andati distrutti, c’è il quadro strumenti fermo a 100.287 km: la percorrenza della vettura al momento dell’esplosione. Si resta giustamente impressionati, anche soltanto a vedere in fotografia quanto rimane della vettura: ma è un’impressione che non deve incutere paura a chi non ha nulla da temere. Di più: è un monumento alla vita, e per questo la Fiat Croma blindata “Quarto Savona 15” continua la propria testimonianza vivida.

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