Home Alfa Romeo Stellantis: ecco i compensi 2021 dei top manager, c’è anche Marchionne

Stellantis: ecco i compensi 2021 dei top manager, c’è anche Marchionne

La “big Alliance” tra Fca e Psa ha rese note le remunerazioni dei massimi dirigenti, fra i quali compare l’ex CEO deceduto nell’agosto 2018.

Dal consuntivo finanziario Stellantis relativo al 2021 (primo anno operativo della “big Alliance” 50-50 tra Fca e Psa, che in effetti era ufficialmente partita all’inizio dell’anno), sono stati resi noti i compensi al CdA (poco più di 28,8 milioni di euro) ed ai top manager del Gruppo. Fra questi, ci sono:

L’amministratore delegato Carlos Tavares;

Il presidente John Elkann;

Il vicepresidente Robert Peugeot;

Il direttore Andrea Agnelli.

“Voce per voce”, le retribuzioni

Cifre alla mano, Carlos Tavares ha nel 2021 ottenuto 19,1 milioni di euro (la somma più elevata), fra circa 2 milioni di euro come salario-base, benefit (come ad esempio 2,37 milioni di euro a titolo di oneri post-mandato a carico della società), premi e incentivi.

John Elkann, presidente esecutivo del Gruppo, ha ricevuto 7,88 milioni di euro di compensi, che includono fra gli altri la paga-base (860.000 euro) e 6,3 milioni di euro come incentivi di lungo termine.

Robert Peugeot e Andrea Agnelli, dal canto loro, “si fermano” a rispettivamente 203.000 euro e 226.000 euro.

Agli eredi Marchionne più di 26 milioni di euro

Curiosamente, nel “libro paga” dei massimi dirigenti Stellantis c’è anche Sergio Marchionne: non si tratta di un errore. Tecnicamente, l’ex “numero uno” di Fiat-Chrysler Automobiles (anzi: l’uomo che nel 2014 fu il “perno” della fusione tra Fiat e Chrysler Group) resta fra le “retribuzioni” di Stellantis in quanto i 26,1 milioni di euro di compensi maturati fra il 2017 e il 2018 (comprese le retribuzioni di contratto che a loro volta includono una somma di fine mandato che corrisponde a cinque volte la paga-base) vanno a favore dei suoi eredi. In buona sostanza: un “legato” che il board Stellantis ha rispettato.

Ad un altro “ex di lusso”, ovvero Mike Manley – che subentrò a Sergio Marchionne in qualità di amministratore delegato Fca, ha guidato le operazioni americane di Stellantis fino a settembre 2021 per poi entrare a far parte del CdA della Fondazione Stellantis (ente che gestisce le attività benefiche del Gruppo)   e il 1 novembre 2021 ha assunto l’incarico di CEO di AutoNation, il più grande “dealer” automobilistico – statunitense, la cui sede è in Florida – è stata corrisposta una somma di poco superiore a 300.000 euro, quasi la metà dei quali riferiti ad incentivi a breve termine (stock option ed altri strumenti finanziari).

Dei top manager che appartengono alla “precedente” Fca, Marchionne e Manley non sono gli unici ad avere ricevuto dei compensi supplementari nel 2021: Richard Palmer, attuale responsabile finanziario di Stellantis – dopo avere ricoperto lo stesso ruolo in Fca North America dal 2009 al 2017, responsabile di tutte le attività finanziarie Fiat-Chrysler Automobiles (nomina ottenuta a settembre 2011), da luglio 2018, “numero uno” della Divisione Business Development nonché, da aprile 2019, membro del board esecutivo Fca – ha ottenuto complessivamente 14,77 milioni di euro di compensi, a titolo dell’”agreement” firmato da Fca e Psa nel novero del contratto di fusione.

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