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Porsche 918 Spyder: immaginando l’erede

Dopo il grande successo della hyper car ibrida di Stoccarda, di ormai 10 anni fa, il Marchio tedesco starebbe già all’opera per la sua erede. Ancora abbiamo poche notizie sul progetto ma intanto un designer italiano di nome Francesco Artusato ha immaginato una Porsche 973 GT con degli interessanti rendering. Un anticipo di design evoluto con proporzioni possenti e allo stesso tempo molto equilibrate.

Tra le super car del Marchio di lusso tedesco la 918 Spyder è stata senz’altro una delle più spettacolari e impressionanti della sua storia.

Un’epoca d’oro

Il 28 luglio 2010, dopo 2.000 dichiarazioni di interesse d aparte dei clienti, il Consiglio di Sorveglianza della Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG, Stoccarda, diede il via allo sviluppo in serie della Porsche 918 Spyder. Fu poi presentata per la prima volta come concept all’80esima edizione del Salone dell’Auto di Ginevra, nel marzo 2010 per arrivare, tre anni dopo, nel 2013, come versione di serie definitiva all’unveiling in anteprima mondiale al Salone di Francoforte. Il resto della storia la conosciamo bene, così come le sue rivali del tempo: la McLaren P1 e la Ferrari LaFerrari.  E oggi non è un mistero che il marchio tedesco stia lavorando per dare alla Porsche 918 Spyder una degna erede.

Una Porsche 973 GT digitale

E qui dentro i nostri confini, in Italia, un’artista digitale di nome Francesco Artusato, ha immaginato con un rendering come potrà essere la futura hyper car di Stoccarda. Nelle immagini la sua Porsche 973 GT appare con una silhouette evidentemente ispirata alla 918 Spyder che tutti conosciamo, che fu allora disegnata dalla matita di Michael Mauer, ma con linee più arrotondate, con proporzioni possenti e allo stesso tempo molto equilibrate. Rimangono però molto fedeli alla versione originale alcuni elementi distintivi, come le portiere, i parafanghi anteriori, la griglia e l’imponente alettone posteriore.

La Porsche 918 Spyder originale

La Porsche 918 Spyder originale è alimentata da un motore V8 da 4.593 cm³ che sviluppa 600 CV a 8.700 giri/min, oltre a due motori elettrici collegati alla trasmissione: uno sull’asse anteriore e uno sull’asse posteriore, fornendo 210 kW (282 CV) in più per un totale combinato di 8875 CV e 1.280 Nm di coppia massima. Quando arrivò sul mercato fu la seconda vettura ibrida plug-in di Porsche, dopo la Panamera S E-Hybrid.8.

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