Nissan, i conti non tornano: varata strategia anti crisi

Nissan annuncia il piano Re:Nissan: 20 mila tagli, riduzione fabbriche, focus su efficienza e strategie globali per la redditività entro il 2027

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 14 mag 2025
Nissan, i conti non tornano: varata strategia anti crisi

Il colosso automobilistico giapponese Nissan si trova ad affrontare un’importante fase di trasformazione, delineata dal piano strategico Re Nissan. Questo ambizioso progetto, che punta a riportare l’azienda in attivo entro marzo 2027, prevede interventi radicali come la riduzione di 20.000 posti di lavoro, la chiusura di 7 stabilimenti su 17 e un taglio dei costi per oltre 3 miliardi di euro.

Operazione sopravvivenza

Il piano di ristrutturazione, molto più severo rispetto alle stime iniziali, implica un ridimensionamento significativo dell’organico. I tagli dipendenti includono un incremento rispetto ai 9.000 licenziamenti annunciati in precedenza, coinvolgendo sia il personale operativo che amministrativo. Sul fronte produttivo, Nissan ridurrà gli stabilimenti di assemblaggio da 17 a 10 entro il 2027, con riorganizzazioni che interesseranno anche le fabbriche di motori. Inoltre, è stato cancellato il progetto per un nuovo impianto di batterie litio-ferro-fosfato a Kyushu.

Strategia di risparmio

Il piano mira a ottenere una riduzione costi pari a 500 miliardi di yen (circa 3 miliardi di euro) in due anni. Per raggiungere questo obiettivo, Nissan dedicherà 3.000 dipendenti esclusivamente all’ottimizzazione dei costi variabili, concentrandosi sulla riorganizzazione della catena di approvvigionamento e sulla riduzione del numero di fornitori. Una delle principali azioni sarà la semplificazione produttiva: le piattaforme passeranno da 13 a 7, riducendo del 70% la complessità delle componenti. Anche i tempi di sviluppo dei nuovi modelli saranno ridotti, fino a raggiungere i 30 mesi. Tra i nuovi veicoli in arrivo spiccano la Nissan Skyline, un inedito C-SUV e un SUV compatto per il marchio di lusso Infiniti.

Focus geografico mirato

La strategia globale si concentra su sei mercati chiave: Stati Uniti, Giappone, Cina, Europa, Medio Oriente e Messico. In ognuno di questi mercati, Nissan adotterà approcci differenziati: negli USA si punterà sulle ibride e sul rilancio di Infiniti, in Cina sulle elettriche e ibride, mentre in Europa il focus sarà sui SUV dei segmenti B e C, sfruttando collaborazioni con Renault e partner cinesi.

La sfida finanziaria

Attualmente, Nissan registra una perdita netta di 670,9 miliardi di yen (oltre 4 miliardi di euro) e un margine operativo ridotto allo 0,6%. Con il piano rilancio, l’azienda punta a invertire questa tendenza entro il 2027, nonostante le difficoltà legate a concorrenza, inflazione e volatilità dei mercati valutari. Il piano Re Nissan rappresenta un tentativo di recuperare competitività in un settore in rapida trasformazione, puntando su specializzazione e razionalizzazione delle risorse.

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