Musk rilancia il suo piano: "Guida autonoma completa entro fine 2025"
Elon Musk annuncia la guida autonoma senza supervisione su Tesla entro il 2025, ma l'implementazione sarà graduale e limitata a poche città USA
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Nel panorama automobilistico globale, l’annuncio di Tesla riguardo alla prossima evoluzione della guida autonoma ha nuovamente catalizzato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Durante l’ultima call dedicata agli utili trimestrali, Elon Musk ha rilanciato una delle sue promesse più ambiziose: entro la fine del 2025, le vetture della casa di Palo Alto potrebbero finalmente raggiungere la tanto attesa autonomia senza supervisione umana in alcune aree selezionate degli Stati Uniti. Una dichiarazione che si inserisce in una lunga serie di previsioni ottimistiche già avanzate negli anni passati, ma che, questa volta, sembra essere supportata da una roadmap tecnologica più definita e da progressi tangibili sul fronte operativo.
Guida autonomia di livello 3
Il percorso tracciato dal visionario CEO punta a portare i veicoli elettrici Tesla dal livello attuale di assistenza alla guida – classificato come livello 2 – verso il più sofisticato livello 3 di autonomia. Questo passaggio rappresenta una svolta cruciale: mentre oggi il conducente è tenuto a mantenere costantemente l’attenzione sulla strada e le mani sul volante, con il nuovo sistema sarà possibile affidare il controllo completo al veicolo in determinate condizioni, liberando temporaneamente il guidatore dalla responsabilità diretta. Una rivoluzione che non riguarda solo la tecnologia, ma che impone anche una revisione delle normative e dei criteri assicurativi, chiamati ad adeguarsi a una realtà in rapido mutamento.
Il cuore di questa trasformazione è rappresentato dall’aggiornamento del sistema Unsupervised FSD (Full Self-Driving), che secondo i vertici aziendali sarà implementato attraverso un semplice software update. Le vetture già in circolazione, infatti, dispongono dell’hardware necessario per supportare le nuove funzionalità, condividendo la piattaforma tecnologica con i prototipi Robotaxi attualmente operativi in fase sperimentale ad Austin Texas. Qui, una flotta di Model Y è impegnata nella raccolta di dati preziosi, operando però ancora sotto la supervisione di un safety driver pronto a intervenire in caso di necessità.
Supervisione graduale
L’approccio scelto da Tesla per il lancio della guida autonoma senza supervisione sarà graduale e selettivo. Inizialmente, la nuova funzionalità verrà resa disponibile solo in aree specifiche degli Stati Uniti e su tipologie di strade attentamente selezionate, con l’obiettivo di estendere progressivamente la copertura in base ai risultati ottenuti e alle condizioni di sicurezza rilevate. Questo metodo prudente riflette la consapevolezza delle sfide ancora da affrontare, sia dal punto di vista tecnico – con la necessità di gestire in modo affidabile situazioni impreviste e scenari complessi – sia sul piano regolamentare, dove restano da definire ruoli, responsabilità e standard operativi.
Elon Musk ha sottolineato come l’azienda stia procedendo con “estrema paranoia” in materia di sicurezza, consapevole che ogni passo falso potrebbe compromettere non solo la reputazione del marchio, ma anche la fiducia degli utenti e delle istituzioni. Tuttavia, non manca una certa dose di scetticismo tra gli osservatori del settore, memori delle numerose scadenze annunciate e poi rimandate nel corso degli anni. Il CEO, d’altronde, è noto per le sue dichiarazioni audaci e per la capacità di alimentare costantemente l’attenzione mediatica attorno ai progetti della casa californiana.
Dubbi sulle tempistiche
Nonostante le incertezze e i dubbi sulle tempistiche effettive, il programma Robotaxi rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di Tesla verso la piena autonomia. I test condotti ad Austin Texas con le Model Y permettono di accumulare esperienza in condizioni di traffico reale, offrendo un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti e consentendo di affinare algoritmi e sistemi di riconoscimento. Ogni chilometro percorso contribuisce ad arricchire il database aziendale, accelerando il percorso verso una mobilità sempre più intelligente e sicura.
La sfida, però, non si esaurisce nella dimensione tecnologica. Sarà fondamentale ottenere il via libera dalle autorità competenti, definire nuovi protocolli assicurativi e convincere il grande pubblico della reale affidabilità del sistema. Solo così la promessa di una guida autonoma senza supervisione potrà trasformarsi da suggestione futuristica a realtà quotidiana.
In attesa di vedere se il 2025 sarà davvero l’anno della svolta, l’intero settore automobilistico continua a guardare con interesse – e una punta di scetticismo – alle mosse di Tesla, protagonista indiscussa della corsa verso l’innovazione. Se la storia recente ci ha insegnato qualcosa, è che il cammino verso la completa autonomia sarà irto di ostacoli, ma anche ricco di opportunità per chi saprà interpretare il cambiamento con visione e determinazione.