In questa città la ZTL crea un problema alla cittadinanza
Monza non aderisce alla piattaforma Cude, penalizzando i disabili. Interrogazione di LabMonza per chiarire le intenzioni del Comune
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Nonostante l’esistenza di un sistema nazionale pensato per semplificare la mobilità dei cittadini con disabilità, il capoluogo brianzolo, Monza, non ha ancora aderito alla piattaforma del Contrassegno Unificato Disabili Europeo (Cude), creando notevoli difficoltà per i residenti con limitazioni motorie. Questa situazione sta generando disagi e frustrazioni tra i cittadini, mettendo in evidenza una problematica che richiede un intervento immediato.
Una questione spinosa
La questione si fa sempre più pressante, soprattutto se si considera che comuni vicini come Lissone e Seregno hanno già integrato il sistema Cude, garantendo ai possessori del contrassegno la possibilità di accedere liberamente alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) di altri comuni senza dover effettuare comunicazioni preventive. Al contrario, l’assenza di Monza dal sistema sta esponendo i suoi cittadini con disabilità a sanzioni amministrative inaspettate e del tutto evitabili.
A Monza appare erroneamente come comune aderente sulla mappa ufficiale del sistema Cude. Questo errore induce i cittadini disabili a transitare nelle ZTL di altre città, con la conseguenza di ricevere multe indesiderate e spesso ingiustificate. Un problema che non è solo tecnico, ma anche profondamente umano, considerando le difficoltà quotidiane che già affrontano le persone con disabilità.
La questione è ormai giunta sui tavoli istituzionali. Alcuni consiglieri di LabMonza hanno formalmente interpellato l’amministrazione del sindaco, sottolineando come l’adesione alla piattaforma Cude rappresenterebbe un passo avanti non solo per semplificare la burocrazia, ma anche per ridurre il carico amministrativo degli uffici comunali. Una soluzione che porterebbe benefici tangibili sia ai cittadini che alla macchina amministrativa.
Un’applicazione complessa
L’adozione del sistema Cude non è una semplice questione burocratica, ma un’opportunità per rendere Monza una città più inclusiva e accessibile. L’esperienza di comuni limitrofi dimostra che l’adesione è non solo fattibile, ma anche vantaggiosa. Tuttavia, Monza sembra restare indietro, lasciando i suoi cittadini con disabilità a fronteggiare difficoltà che potrebbero essere facilmente risolte con un’azione amministrativa decisa e tempestiva.
In un contesto in cui la mobilità inclusiva è un tema centrale per le politiche urbane, la mancata adesione di Monza al sistema Cude rappresenta un’occasione mancata. Si tratta di una questione che va oltre l’aspetto tecnico, toccando il cuore del diritto alla mobilità e all’inclusione sociale per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche.
Ora la palla passa all’amministrazione comunale, che è chiamata a definire con chiarezza tempistiche e modalità per l’adesione al sistema. Questo passaggio, più che una semplice procedura amministrativa, rappresenta un segnale di attenzione verso una parte della popolazione spesso dimenticata. Resta da vedere se Monza saprà cogliere questa opportunità per dimostrarsi una città davvero inclusiva e moderna.