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L’importanza del pneumatico invernale

Quando le condizioni stradali nel periodo invernale si fanno difficili, gli pneumatici invernali fanno la differenza. Lo dimostrano anche i test organizzati da Assogomma.

Freddo, neve e ghiaccio rendono difficili le condizioni di guida e la circolazione dei veicoli. La perdita di aderenza resta per tutti i guidatori un nemico molto pericoloso e per questo motivo è importante che l’automobile sia dotata di pneumatici adatti al periodo freddo, ovvero con la marcatura M+S accompagnata dal pittogramma alpino. Stiamo parlando degli pneumatici invernali.

Assogomma e i test tecnici

Assogomma ha organizzato a Livigno i tradizionali test tecnici, impiegando vetture con diverse alimentazioni (benzina, diesel, ibride, elettriche) per dimostrare che la differenza di prestazione e sicurezza, nelle condizioni di cui sopra abbiamo parlato, la fanno lo spazio guadagnato in frenata, la corretta direzionalità e il grip che solo il pneumatico corretto può garantire. Per simulare gli andamenti di marcia che si tengono quotidianamente sulle strade di tutti i giorni, i test si sono svolti a basse velocità e le differenze tra gli pneumatici invernali e quelli estivi sono
state nette ed evidenti.

Test di frenata

Due Alfa Romeo Giulia, una equipaggiata con pneumatici estivi e una con gli invernali sono state messe a confronto su un percorso rettilineo con fondo innevato simulando una frenata di emergenza. I veicoli viaggiavano ad una velocità di 40 km/h su un percorso lungo circa 100 metri ed in corrispondenza del punto di inizio frenata, segnalato da un apposito cartello, il pilota ha eseguito una frenata di emergenza. Per misurare in modo oggettivo la velocita dei veicoli, il tempo e la decelerazione media, le vetture sono state equipaggiate con uno strumento
di misurazione satellitare (Driftbox). Gli spazi di frenata registrati a 40 km/h sono stati di circa 20 metri per gli pneumatici invernali e di circa 40 metri per gli pneumatici estivi, ovvero il doppio. La prova è stata poi ripetuta ad una velocità superiore, a 60 km/h e solo con la vettura dotata di pneumatici invernali. Lo spazio di arresto è stato comunque inferiore (35 metri) a quello della vettura munita di pneumatici estivi.

Test di handling e comfort

A disposizione del test due Fiat 500X ibride, una equipaggiata con pneumatici invernali, l’altra con pneumatici estivi e catene montate sull’asse anteriore, ovvero quello dove agisce la trazione. E’stato messo a confronto il comportamento dei due veicoli in termini di maneggevolezza, precisione di guida, trazione su fondo innevato e aderenza in frenata. Il percorso studiato intendeva simulare la circolazione in montagna dove, quando c’è neve al suolo, è necessario avere pneumatici invernali oppure montare le catene. Le due vetture sono partite da una area con fondo innevato per poi arrivare su un tratto di strada aperto al traffico con un fondo tipicamente invernale, asciutto, freddo e privo di neve o di ghiaccio. I driver di entrambe le vetture hanno cercato di riprodurre le stesse manovre, inclusa una frenata su neve ed una frenata su fondo asciutto. La guida con l’equipaggiamento estivo con catene, nel momento in cui è necessario affrontare tratti di strada puliti, non offre le ottimali condizioni di comfort di guida, presentando rumorosità e forti vibrazioni allo sterzo, oltre a spazi di arresto più lunghi rispetto all’equipaggiamento invernale. La vettura dotata di pneumatici invernali, concepiti in modo specifico per queste condizioni stradali e climatiche, è stata in grado di affrontare sia il fondo innevato che quello asciutto, offrendo sempre comfort e prestazioni migliori.

Test di accelerazione in rettilineo

La prova è stata eseguita con due VOLVO XC60 ibride e ha voluto evidenziare le differenti prestazioni in termini di motricità offerte dai due diversi tipi di pneumatici. Le vetture hanno eseguito in sequenza una partenza da fermo con progressiva accelerazione su un tratto rettilineo con fondo misto, neve e ghiaccio. Per rendere la prova misurabile ed oggettiva sono state poste all’inizio ed alla fine del percorso lungo circa 60 metri, delle fotocellule. Nel caso dell’equipaggiamento estivo, il veicolo ha dimostrato evidente slittamento nello spunto da fermo e difficoltà nel prendere velocità. La vettura equipaggiata con pneumatici invernali non riscontrava tali problemi e copriva il percorso in un tempo inferiore di circa il 40% rispetto a quello impiegato dalla vettura con pneumatici estivi.

Test di salita e discesa da una rampa innevata

L’obiettivo della prova era quello di confrontare le prestazioni della vettura con pneumatici invernali rispetto a quella con pneumatici estivi, in condizioni di fondo innevato, su una strada a forte pendenza, impiegando sia vetture a trazione integrale sia a trazione anteriore. Le due Jeep Renegade 4xe plug-in, a trazione integrale, hanno affrontato la rampa in salita e in discesa dapprima con pneumatici estivi e successivamente con pneumatici invernali. La prova ha messo in evidenza la facilità di marcia della vettura equipaggiata con pneumatici invernali, che saliva, scendeva e frenava in tutta sicurezza. Al contrario, il veicolo equipaggiato con pneumatici estivi non riusciva ad affrontare la salita, se non con un margine di spazio percorso a tutto gas che le consentiva di lanciarsi verso la salita. La discesa però ha messo in evidenza le difficoltà, poiché il conducente non riusciva ad arrestare il veicolo nel tratto desiderato, scivolando giù a ruote bloccate. Successivamente i test sono stati eseguiti con le Alfa Romeo Tonale ibride a trazione anteriore. La vettura con pneumatici estivi non è riuscita neppure a raggiungere l’apice della salita perché scivolava indietro a ruote bloccate. Questo dimostra che la sola trazione integrale non è sufficiente a garantire mobilità e sicurezza in ogni condizione di fondo stradale, ma che è sempre necessario scegliere l’equipaggiamento di pneumatici specifici per affrontare al meglio le diverse stagioni.

Test di sterzata su tondo

La prova è stata eseguita con tre vetture Fiat Tipo Hatchback ibride e il test simulava la percorrenza di una rotonda, rispettivamente con equipaggiamento omogeneo estivo, omogeneo
invernale e misto (due pneumatici invernali sull’asse trattivo e due estivi sull’asse posteriore). La prova è stata realizzata a bassa velocità (circa 28/30 km/h): la vettura con gomme invernali è
riuscita ad affrontare il percorso garantendo sempre una guida sicura e precisa, quella equipaggiata con pneumatici estivi non garantiva direzionalità e grip, così la vettura perdeva aderenza e usciva dalla carreggiata. La vettura con l’equipaggiamento misto è risultata la più pericolosa: se è vero che l’equipaggiamento invernale all’anteriore forniva trazione e direzionalità sul dritto, a metà curva la differente aderenza degli pneumatici estivi al posteriore provocava una repentina perdita di controllo del veicolo che andava molto facilmente in testacoda. Purtroppo l’equipaggiamento misto non è esplicitamente vietato dal Codice della Strada ma è fortemente sconsigliato sia dal Ministero dei Trasporti sia da Assogomma. Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, sostiene che “i risultati hanno confermato ed evidenziato in maniera chiara che la sicurezza dipende dal tipo di pneumatico con cui è equipaggiata la vettura a prescindere dalla cilindrata o dal tipo di alimentazione. A distanza di quasi vent’anni dai nostri primi eventi dimostrativi rimane confermata la superiorità dei pneumatici invernali
rispetto a quelli estivi durante la stagione fredda”.

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