Incidente spaventoso a Misano, Lamborghini Huracan va a fuoco
Incidente spettacolare a Misano: Lamborghini Huracan in fiamme, nessun ferito. Vittoria per Garage 59 su McLaren. Tutti i dettagli sulla gara
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Attimi di puro terrore e incredulità hanno caratterizzato l’ultima tappa del GT World Challenge Europe sul celebre circuito di Misano, dove un incidente spettacolare ha rischiato di trasformare una gara avvincente in una tragedia. Fortunatamente, grazie ai rigorosi protocolli di sicurezza e alla prontezza dei soccorsi, i piloti coinvolti sono usciti illesi, ma la paura tra il pubblico e i team è stata palpabile per oltre mezz’ora di sospensione.
Il cuore dell’episodio è stato il violento impatto che ha visto protagonista la Lamborghini Huracan guidata da Georgi Donczew, appartenente al team Grasser Racing. La vettura, lanciata a tutta velocità in uno dei tratti più insidiosi del tracciato, la famigerata Curva 11, ha improvvisamente perso il controllo dopo un contatto con un’altra auto. In un attimo, la supercar italiana si è schiantata frontalmente contro le barriere Armco, sprigionando una fiammata che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. L’auto, ormai fuori controllo, ha continuato la sua corsa verso la via di fuga, tra le urla e la preoccupazione degli spettatori.
Il peggio deve arrivare
Ma il peggio doveva ancora arrivare: pochi istanti dopo, la Porsche 911 di Gabriel Rindone, sopraggiunta a velocità sostenuta, non è riuscita a evitare la Lamborghini Huracan ferma in traiettoria, causando un secondo, violento urto. L’impatto ha reso inevitabile l’esposizione della bandiera rossa da parte della direzione gara, interrompendo la competizione quando mancavano ancora 44 minuti al termine. La sequenza di eventi ha dimostrato ancora una volta quanto sia sottile il confine tra spettacolo e pericolo nel mondo delle corse GT.
Tra i piloti coinvolti nel incidente anche il britannico Darren Leung, al volante della BMW. Al termine della gara, Leung ha raccontato quei drammatici istanti: “Ho visto Georgi subito dopo l’impatto e, per fortuna, era illeso. Abbiamo condiviso lo spavento di quei momenti. Ho cercato di lasciare spazio, ma in quella curva la dinamica delle vetture è davvero imprevedibile.” Le sue parole sottolineano quanto, anche per i professionisti più esperti, il rischio sia sempre dietro l’angolo, soprattutto in tratti dove la velocità e la vicinanza tra le auto mettono a dura prova riflessi e nervi saldi.
Dopo una lunga pausa
Dopo una lunga pausa, necessaria per ripristinare le condizioni di sicurezza in pista e rimuovere i detriti delle vetture incidentate, la gara è finalmente ripresa. Ed è stato proprio il team Garage 59 a conquistare la scena, grazie alla splendida prestazione della McLaren 720S guidata dalla coppia Kirchhofer-Goethe. Il successo rappresenta un ritorno al vertice che mancava dal 2016, confermando il valore della squadra in un campionato sempre più competitivo. Sul podio, insieme a loro, sono saliti anche la Mercedes AMG di Auer-Engel, in forza al team Winward Racing, e la Porsche di Niederhauser-Muller del team Rutronik Racing, a dimostrazione della varietà e del livello tecnico che caratterizzano il GT World Challenge Europe.
Il weekend di Misano era già stato teatro di emozioni forti grazie alla vittoria di Valentino Rossi e Raffaele Marciello nella gara precedente, al volante della BMW M6 del team WRT. Un trionfo che ha entusiasmato i tifosi italiani, sempre pronti a sostenere il loro beniamino, e che ha visto il duo AF Corse composto da Rovera e Abril conquistare la seconda posizione, mentre Weerts e van der Linde hanno completato il podio, rendendo ancora più ricca la cronaca di questo appuntamento romagnolo.
Un monito severo
L’incidente della Lamborghini Huracan di Donczew rappresenta un severo monito sull’importanza della sicurezza nelle competizioni automobilistiche moderne. In un contesto dove le prestazioni estreme e le manovre al limite sono all’ordine del giorno, la rapidità di intervento dei soccorsi e l’efficacia delle barriere protettive hanno evitato conseguenze ben più gravi. L’episodio di Misano ricorda a tutti – piloti, team e appassionati – che, sebbene il fascino della velocità sia irresistibile, il motorsport rimane uno sport in cui il rischio è sempre presente, e la sicurezza deve essere la priorità assoluta.
Alla luce di quanto accaduto, il GT World Challenge Europe si conferma non solo come uno dei campionati più spettacolari e combattuti del panorama internazionale, ma anche come un banco di prova per l’innovazione e l’efficacia delle misure di sicurezza. E mentre i team già guardano alle prossime sfide, l’eco dell’incidente di Misano resterà a lungo nella memoria di chi ha vissuto quei minuti di paura e speranza, in attesa che la passione per le corse possa tornare a prevalere su tutto il resto.
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