Impazza la truffa dei 5 euro ai distributori di benzina: come proteggersi
Guida pratica per difendersi dai vari tipi di truffa ai distributori di carburante. Consigli utili per evitare raggiri
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“Chi vuole farsi prestare la carta di credito per 5 euro di benzina? Nessuno, è una truffa.” L’allarme arriva dalla Polizia Stradale, che segnala una nuova frode in aumento presso i distributori di carburante italiani. Il fenomeno delle truffe distributori carburante sta assumendo proporzioni preoccupanti, mettendo a rischio non solo il portafoglio, ma anche la sicurezza degli automobilisti.
Truffa dei 5 euro: come funziona
La più recente modalità, nota come truffa 5 euro, vede i malintenzionati avvicinare le vittime con la richiesta di un piccolo prestito della carta di credito in cambio di contanti. Tuttavia, una volta ottenuta la carta, i truffatori effettuano rifornimenti ben più consistenti, lasciando i malcapitati con spiacevoli sorprese.
Non è però l’unico stratagemma utilizzato. Un’altra insidia frequente è rappresentata dai dispositivi di erogazione manipolati, con contatori che partono prima o continuano a girare dopo il rifornimento effettivo. Questo trucco, noto come contatore benzina truccato, consente di far pagare più carburante di quanto realmente erogato. Per questo motivo, è essenziale monitorare attentamente il funzionamento della pompa durante il rifornimento.
I POS fasulli ai distributori di benzina
Particolarmente pericolosi sono anche i POS fasulli, dispositivi contraffatti progettati per clonare le carte di pagamento. Questi strumenti, spesso dotati di microcamere nascoste, permettono ai truffatori di acquisire i dati delle carte e i relativi PIN, aprendo la strada a prelievi non autorizzati.
Per difendersi da queste minacce, gli esperti consigliano di fare rifornimento preferibilmente durante il giorno, presso stazioni di servizio presidiate. È fondamentale diffidare di richieste sospette da parte di sconosciuti e verificare sempre l’integrità dei terminali di pagamento. In caso di anomalie o dubbi, contattare immediatamente le forze dell’ordine. La prudenza resta la migliore arma: meglio eccedere in cautela che cadere vittima di una truffa con gravi conseguenze economiche e personali.
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