Imparato pensa a una nuova sinergia fra Alfa Romeo e Maserati
Jean Philippe Imparato rilancia Alfa Romeo e Maserati con un piano strategico. Focus su elettrificazione, rinnovamento e sfide dell'industria auto
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“Vogliamo che Alfa Romeo e Maserati lavorino di più insieme, come facevano in passato. La nostra intenzione è di non mollare”, ha dichiarato Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, durante gli Stati Generali dell’energia organizzati da Forza Italia alla Camera. Con queste parole, il dirigente ha delineato una visione strategica per i due storici marchi italiani, puntando su un rilancio coordinato e su una collaborazione più stretta.
Imparato, che ha recentemente visitato Modena insieme a Santo Ficili, chief operating officer di Maserati, ha espresso grande fiducia nella squadra e nei prodotti: “Ho trovato una squadra estremamente motivata e vetture straordinarie”. L’obiettivo di Stellantis è chiaro: investire significativamente nei due brand per rilanciarli, consapevoli che sarà un processo lungo e che richiederà una pianificazione accurata.
L’elettrificazione ci sarà
Elettrificazione e tradizione sono i due pilastri su cui si basa la strategia per il futuro. Imparato ha infatti sottolineato l’importanza della mobilità elettrica, ma ha anche precisato che per Maserati non può essere l’unica strada percorribile. “Per sviluppare questo marchio dobbiamo continuare a produrre automobili e motori di carattere”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di preservare il DNA motoristico che ha reso celebre il Tridente. La transizione energetica, quindi, sarà selettiva, con un’attenzione particolare alla conservazione dell’identità dei marchi.
Un altro punto chiave del discorso di Imparato è stato l’appello alle istituzioni europee per supportare concretamente l’industria auto. “Servono decisioni rapide, altrimenti le ripercussioni sull’occupazione potrebbero essere drammatiche”, ha avvertito il dirigente. Un aspetto cruciale riguarda il rinnovamento del parco auto europeo: attualmente, su 256 milioni di veicoli circolanti, circa 150 milioni hanno più di dieci anni. “Dobbiamo agire con maturità, promuovendo il rinnovo con tecnologie ibride ed elettriche, valorizzando l’industria esistente”, ha suggerito Imparato. Questa visione punta a ridurre l’impatto ambientale e a rilanciare la competitività del settore.
Gli ostacoli dell’industria italiana
Tuttavia, uno degli ostacoli principali per l’industria auto italiana rimane il costo dell’energia, che compromette la competitività rispetto ad altri paesi europei. “In Francia un megawatt costa 65 euro, in Spagna 80, mentre in Italia supera i 180 euro. Una riduzione di questo costo attraverso uno sforzo comune sarebbe fondamentale”, ha osservato Imparato. Questa disparità rappresenta un problema significativo, che richiede interventi urgenti per garantire condizioni più favorevoli alle aziende italiane.
Le dichiarazioni di Jean Philippe Imparato sono un invito all’azione per tutti gli attori coinvolti nel settore automobilistico. Il futuro di marchi prestigiosi come Alfa Romeo e Maserati dipenderà dalla capacità del sistema di affrontare efficacemente le sfide economiche, tecnologiche e ambientali dei prossimi anni. La collaborazione tra i due brand, l’elettrificazione selettiva, il rinnovamento del parco auto e una riduzione del costo dell’energia saranno elementi fondamentali per garantire il successo di questa ambiziosa strategia.
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