Ferrari SF90 corre tanto forte quanto il suo deprezzamento da record
La Ferrari SF90, una delle supercar più iconiche, ha subito un drastico calo di valore dopo soli 300 km. Analizziamo le possibili cause
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Il mercato delle auto di lusso non smette mai di sorprendere, e la vicenda di una Ferrari SF90 ne è l’ultimo esempio lampante. Acquistata per 704.250 dollari e personalizzata con ulteriori 15.000 dollari di optional, questa supercar è stata rivenduta per soli 579.000 dollari, registrando un impressionante calo di valore di quasi 141.000 dollari dopo aver percorso appena 300 chilometri. Un caso che evidenzia come anche i simboli dell’automobilismo d’élite non siano immuni dalle dinamiche del mercato.
Una perdita enorme
Questa sorprendente perdita, pari a circa 470 dollari per ogni chilometro percorso, è emersa sulla piattaforma d’aste Bring a Trailer. Un dato che fa riflettere e che mette in discussione la tradizionale percezione secondo cui le vetture del Cavallino Rampante rappresentano un investimento sicuro. Anche per una supercar di questo calibro, il deprezzamento auto può essere un fattore critico, soprattutto quando entrano in gioco personalizzazioni che non incontrano il gusto di tutti i potenziali acquirenti.
L’esemplare in questione, dipinto nell’elegante colorazione Bianco Avus, era arricchito da numerosi dettagli premium: cofano e diffusore in fibra di carbonio, pinze freno gialle, terminali di scarico neri e interni impreziositi da elementi in carbonio. Sebbene queste caratteristiche rappresentino un valore aggiunto per alcuni, potrebbero aver contribuito alla svalutazione, rendendo la vettura meno appetibile per una fetta di mercato più ampia.
Uscita di produzione
La Ferrari SF90, uscita di produzione lo scorso anno, rimane comunque un punto di riferimento nella gamma del Cavallino Rampante. Concepita come una supercar lusso “accessibile” rispetto alle hypercar di fascia superiore, questa vettura incarna l’eccellenza italiana con prestazioni straordinarie e un design iconico. Tuttavia, la sua storia recente riflette una tendenza più ampia di volatilità nel segmento delle auto di lusso, dove anche modelli considerati iconici possono subire fluttuazioni di valore significative.
Negli ultimi anni, il mercato delle vetture di alta gamma ha mostrato una crescente imprevedibilità. Le dinamiche economiche globali, unite a una maggiore attenzione da parte degli acquirenti verso l’aspetto finanziario, stanno influenzando il modo in cui le auto di lusso vengono percepite e valutate. Il caso di questa vendita Ferrari sottolinea come il valore di un’auto non dipenda solo dal suo pedigree o dalle sue prestazioni, ma anche da fattori esterni come la domanda del mercato e le preferenze dei consumatori.
Difficile da accettare
Per gli appassionati e i collezionisti, questa realtà può essere difficile da accettare. Possedere una Ferrari, un tempo sinonimo di prestigio e investimento sicuro, non garantisce più la conservazione del valore nel tempo. Le personalizzazioni distintive, spesso viste come un modo per rendere unica una vettura, possono invece rivelarsi un’arma a doppio taglio, limitando il bacino di potenziali acquirenti.
In definitiva, il caso di questa Ferrari SF90 rappresenta un campanello d’allarme per chiunque sia interessato al mercato delle auto di lusso. Sebbene il fascino e l’esclusività di queste vetture rimangano intatti, è evidente che anche i gioielli dell’automobilismo non sono immuni alle leggi del mercato. Un monito per gli acquirenti, che dovranno sempre più bilanciare la passione per i motori con un’attenta valutazione delle implicazioni economiche.
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