Comprano una Maserati Bora per 1.300 dollari: ora devono farla risplendere

Un progetto Maserati Bora 1972 in vendita a 1.300 dollari: storia, caratteristiche tecniche e valore di mercato della rara supercar italiana

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 21 lug 2025
Comprano una Maserati Bora per 1.300 dollari: ora devono farla risplendere

Un’occasione irripetibile per gli appassionati di Maserati Bora e per chi sogna di possedere una supercar italiana dal fascino intramontabile: una rarissima Maserati Bora del 1972 è stata recentemente messa all’asta a un prezzo incredibilmente basso, appena 1.300 dollari. Si tratta di un vero e proprio gioiello dell’automobilismo italiano che, pur richiedendo un impegnativo restauro auto d’epoca, promette di diventare un investimento eccezionale. Basti pensare che gli esemplari perfettamente restaurati possono facilmente superare i 100.000 dollari nelle aste internazionali, a testimonianza del valore crescente di questi capolavori.

Un gioiello del passato

La storia di questa vettura rappresenta una delle pagine più affascinanti dell’heritage Maserati. La Maserati Bora fu la prima vettura stradale della Casa del Tridente a proporre un’architettura a motore centrale, una scelta rivoluzionaria per l’epoca che permise di combinare prestazioni da vera supercar con un comfort sorprendente. Il cuore pulsante dell’auto è il leggendario V8 Maserati da 4,7 litri, capace di erogare ben 310 cavalli. Questo propulsore consentiva alla vettura di raggiungere i 273 km/h, una velocità davvero impressionante se si considera che siamo nei primi anni ’70, quando pochi modelli al mondo potevano vantare simili performance.

Ciò che rende ancora più interessante questo esemplare all’asta è la sua raffinata ingegneria, frutto della collaborazione tra Maserati e Citroën, che all’epoca deteneva la proprietà del marchio modenese. Grazie all’apporto tecnologico francese, la Bora venne dotata di un innovativo sistema di Citroën idraulica, capace di gestire diversi componenti della vettura come i fari a scomparsa e la regolazione dei sedili. Questa soluzione, oggi vera sfida per chi si occupa di restauro auto d’epoca, conferisce alla Bora un fascino tecnico e una complessità meccanica che la distinguono dalle altre auto classiche italiane dello stesso periodo.

Una GT vera e propria

A differenza di molte sportive coeve, la Maserati Bora offriva un’esperienza di guida molto più civile e confortevole. La struttura monoscocca in acciaio, arricchita da un elegante tetto in acciaio inox, le sospensioni indipendenti su tutte le ruote e l’attento isolamento acustico garantivano un comportamento stradale equilibrato e sofisticato. Queste caratteristiche la rendevano una gran turismo perfetta per i lunghi viaggi, senza rinunciare alle emozioni di una vera supercar italiana.

All’interno, l’abitacolo rifletteva una cura per il comfort rara per l’epoca: doppi vetri, acustica studiata nei minimi dettagli e un design che ancora oggi affascina. L’estetica porta la firma inconfondibile di Giorgetto Giugiaro, uno dei più grandi maestri dello stile automobilistico mondiale. Le linee pulite e armoniose, unite a soluzioni tecniche d’avanguardia, hanno reso la Bora un’icona del design e una delle auto classiche italiane più ricercate dai collezionisti.

Valore collezionistico in ascesa

L’esemplare attualmente in vendita, rimasto per anni custodito in un garage del Montana, conserva tutti i suoi elementi fondamentali: il potente V8 Maserati, il cambio manuale ZF a cinque marce e le sospensioni indipendenti. Naturalmente, il restauro richiederà tempo, risorse e la ricerca di componenti specifici, soprattutto per quanto riguarda il sofisticato sistema di Citroën idraulica. Tuttavia, il risultato finale potrebbe essere straordinario sia dal punto di vista tecnico che economico.

Il valore collezionistico di questa Maserati Bora è ulteriormente accresciuto dalla sua esclusività: tra il 1971 e il 1978 vennero prodotti soltanto 289 esemplari con motore 4.7L, rendendo questa vettura un vero tesoro per gli amanti del collezionismo auto. Un progetto di restauro di tale portata non è solo una sfida affascinante per chi possiede competenze specialistiche e tanta passione, ma rappresenta anche una straordinaria opportunità di investimento. Riportare all’antico splendore una delle più iconiche auto classiche italiane significa non solo custodire un pezzo di storia, ma anche entrare a far parte di un mondo esclusivo dove la passione e il valore culturale si fondono con l’adrenalina della guida e il piacere della meccanica d’autore.

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