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Audi: la A1 e la Q2 non saranno sostituite

Audi punterà su segmenti più elevati e taglia dalla propria gamma A1 e Q2, che presto non avranno un’erede designata. Si chiude un capitolo.

Audi pensa in grande e decide di mandare in pensione, senza dare una degna sostituta, sia la piccola A1 che il crossover Q2. La Casa di Ingolstadt taglia dalla propria gamma le entry level nel mondo premium dei Quattro Anelli. La notizia è riportata di recente direttamente tramite la bocca dell’amministratore delegato di Audi, Markus Duesmann, il quale ha rilasciato un’intervista al quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt. La volontà del brand tedesco è quella di privilegiare innanzitutto altri segmenti, perché quello di competenza di A1 e Q2, è quello dove si realizzano meno margini nelle vendite.

Privilegiare altri segmenti

Audi ha deciso di aumentare la proposta in segmenti più alti, e di conseguenza ha la voglia di eliminare quelli inferiori. Inoltre, la produzione soffre la carenza di semiconduttori, e modelli di fascia più bassa godono di maggiori attenzioni e cure all’interno dell’universo Volkswagen, come confermato dal CEO Duesmann:

Nel gruppo cerchiamo di garantire il risultato complessivo. Ecco perché diamo priorità ai modelli che partecipano maggiormente agli utili.

Una strategia di mercato sicuramente cosciente delle difficoltà del periodo, ma che serve a far crescere ancora di più l’aura di esclusività del prodotto Audi. I vertici sono convinti che anche i modelli più grandi godranno di maggiore popolarità e che il lungo periodo di pandemia abbia dato una spinta, anche economica, a trovare soddisfazione personale nell’acquisto di beni di lusso.

Per questo motivo ci sarà presto il lancio anche di un’ammiraglia elettrica deliberatamente ispirata alla concept Grand Sphere e che andrà a sostituire nella la celebre A8, aumentando ancora di più il lusso. Un progetto per cui i lavori proseguono a ritmo spedito e che si completeranno nel giro di tre anni. Parola di Duesmann.

Addio a un’auto di successo

L’Audi A1 si può dire che abbia avuto un bilancio molto positivo, trattasi a tutti gli effetti di una scommessa vinta. Lanciata nel 2010, la A1 ha prodotto due generazioni e la media annuale di vendite, nel corso di questa dozzina d’anni, è stata di 60 mila esemplari, con un picco registrato nel 2019 quando furono sfiorate le 78 mila unità.

La Q2 è invece più recente, perché è arrivata solamente nel 2016, rappresentando per l’Audi un’altra scommessa. Ancora una volta, dopo la A2 e la A1, a Ingolstadt hanno puntato su un modello compatto e su una clientela nuova e tutta da conquistare. In Europa ne sono state consegnate in sei anni più di 350 mila unità, sicuramente un buon bilancio.

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