Home Notizie Curiosità Aston Martin DBR 22 Concept: eleganza da corsa

Aston Martin DBR 22 Concept: eleganza da corsa

L’Aston Martin DBR 22 Concept si ispira al passato.

L’Aston Martin DBR 22 Concept esposta al Monterey Car Week non è solo un omaggio alla DB3S del 1952 ed alla DBR1. É un laboratorio a cielo aperto in grado di esprimere l’estro nella personalizzazione del reparto Q by Aston Martin. Prossimamente, ci sarà un’altra occasione per vederla, precisamente al Concours d’Elegance di Pebble Beach nelle giornate che vanno da venerdì 19 agosto a domenica 21 agosto.

Una corpo liscio e muscoloso per l’Aston Martin DBR 22 Concept

La carrozzeria, totalmente nuova, presenta un corpo vettura con il minor numero possibile di pannelli, per essere più filante e dinamico. Chiaramente, essendo ispirato ai bolidi da corsa del passato, esprime grinta attraverso le sue forme muscolose. Inoltre, per la prima volta è stata utilizzata una stampante 3D per stampare le parti che compongono il telaio ausiliario posteriore. Questa nuova tecnologia ha consentito di ridurre significativamente il peso senza perdere  rigidità.

Elementi di stile legati alla tradizione

L’Aston Martin DBR 22 Concept è costruita in alluminio ed ha un’aerodinamica curata, come si evince anche dai particolari come l’estrattore posteriore. Ma non mancano riferimenti alle sue antenate, quali la calandra con la barra orizzontale al centro, e le prese d’aria laterali sui passaruota anteriori. Sempre apprezzabili le due gobbe dietro i sedili che fanno tanto effetto racing d’annata, così come il parabrezza minimalista.

Prestazioni da urlo

Sotto le forme scolpite dell’Aston Martin DBR 22 Concept si cela un V12 biturbo da 5,2 litri, che ha una potenza di 715 CV e 753 Nm di coppia massima. Il motore in questione lavora in sinergia con una trasmissione automatica a otto velocità. Le prestazioni sono da vera racing car, visto che lo scatto da 0 a 96 km/h è coperto in 3,4 secondi, e che la velocità massima dichiarata è di 319 km/h. Numeri che vengono amplificati dall’assenza di una copertura e dal parabrezza minimalista. Questi elementi rendono la guida primordiale e sensazionale, proprio come quella delle Aston Martin da corsa del passato.

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