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Ambientalisti contro i SUV: aumentano i casi di pneumatici vandalizzati

Il collettivo transnazionale di ambientalisti denominato Tyre Extinguishers ha letteralmente dichiarato guerra a SUV e veicoli di grossa cilindrata.

Per alcuni ambientalisti, SUV e veicoli di grossa cilindrata sono “colpevoli” dell’aumento del gas serra nell’aria che respiriamo. Alcuni di loro, come il collettivo transnazionale denominato Tyre Extinguishers ha letteralmente dichiarato guerra a questo tipo di veicoli giurando di sabotarli.

Ambientalisti contro i SUV: oltre 6.500 sabotaggi

Le persone che appartengono a questo gruppo ambientalista agiscono con il favore della notte prendendo di mira gli pneumatici di queste automobili che vengono sgonfiate. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Bloomberg, il gruppo ha portato a segno oltre 6.500 “colpi”, lasciando in panne i malcapitati, colpevoli di possedere e guidare veicoli accusati di inquinare in maniera eccessiva il nostro pianeta.

Ambientalisti contro i SUV: niente gomme bucate

Bisogna però precisare che Tyre Extinguishers non effettua gesti violenti e che le gomme non vengono bucate o squarciate. Gli pneumatici presi di mira sono infatti semplicemente sgonfiati agendo sull’apposita valvola di gonfiaggio, cosa che ovviamente non risulta piacevole al malcapitato che nella maggior parte dei casi si vede costretto a dover chiamare un carroattrezzi.

Un fenomeno globale

Episodi di questo tipo si stanno moltiplicando in tutti i paesi del globo, a partire dagli Usa e fino ad arrivare alla Nuova Zelanda, senza risparmiare il Vecchio Continente dove casi di questo genere si sono registrati in Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito. Il modus operando del collettivo risulta sempre il medesimo: il proprietario del SUV trova un volantino sotto il tergicristallo dove c’è scritto: “Abbiamo sgonfiato uno o più dei tuoi pneumatici, non arrabbiarti e non prenderla sul personale: non sei tu il problema, è la tua macchina…”.

Sensibilizzare l’opinione pubblica

Secondo Tyre Extinguishers, queste azioni dimostrative puntano a sensibilizzare l’opinione pubblica per dell’impatto sull’ambiente dei veicoli più inquinanti e ovviamente sul cambiamento climatico che sta sconvolgendo il nostro ecosistema. Secondo i dati diffusi dal collettivo, se tutti i SUV presenti nel mondo di fossero conteggiati come un singolo Paese, lo scorso anno avrebbero occupato il sesto posto nel mondo per emissioni, grazie ad oltre 900 milioni di tonnellate di CO2.

Un portavoce di Tyre Extinguishers ha dichiarato:

Puntiamo a far crescere il movimento al punto da rendere impossibile il possesso di una SUV nelle aree urbane È sufficiente un numero relativamente piccolo di persone per renderlo possibile.

Aumentano le proteste in tutto il mondo

Questo fenomeno di protesta contro l’inquinamento terrestre in realtà sta prendendo sempre più piede, come sottolineato dall’aumento esponenziale di interventi di questo tipo e dal sempre più elevato numero di attivisti. Ad esempio, i ragazzi di Just Stop Oil hanno invaso la pista nel Gran Premio di Formula 1 di Gran Bretagna, oppure il gruppo francese Derniere Renovation è riuscito ad interrompere una tappa del Tour de France, mentre a Roma si sono svolti alcuni flash mob che hanno bloccato la circolazione del Grande Raccordo Anulare.

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